Foto: BoBo
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Il portavoce della Direzione di polizia di Lubiana ha assicurato che le forze dell'ordine stanno svolgendo bene i propri compiti e che continueranno a garantire la sicurezza dei cittadini nel miglior modo possibile. Dopo l'appello del leader del Partito Democratico all'opposizione ed ex premier, Janez Janša, alla gente di armarsi, la polizia ha chiesto a tutti i cittadini di non interferire e di lasciare svolgere agli agenti il proprio lavoro. In un post su X infatti Janša ha condiviso un video che mostra un gruppo di persone in piazza Prešeren con bandiere palestinesi che scandiscono le parole "Allah Akbar". "Non è uno scherzo. Armatevi. Legalmente", ha scritto Janša.
Inoltre, la polizia di Lubiana ieri ha arrestato un ventenne cittadino sloveno per sospetta pianificazione di un atto terroristico. Gli agenti sono stati informati dagli organizzatori della manifestazione pro-Palestina che si è svolta a Lubiana, di aver ricevuto minacce scritte di un attacco terroristico. Il ventenne sospettato non ha precedenti, afferma la polizia, l'indagine comunque è ancora in corso. E proprio per questo motivo le attività della polizia durante la protesta sono state fortemente aumentate.
Sempre ieri, in serata, la polizia è stata anche informata di un'automobile con targhe slovene, parcheggiata davanti al centro di accoglienza per migranti nel quartiere Vič. Gli agenti hanno scoperto che un trentacinquenne cittadino sloveno a bordo del veicolo, a cui si è poi aggiunto anche un trentasettenne marocchino, arrecava disturbo agli inquilini di un edificio vicino trasmettendo una preghiera ad alto volume, senza però minacciare nessuno. I due uomini non sono voluti uscire dall'auto come richiesto dagli agenti, sul posto sono giunti quindi anche un negoziatore e unità speciali della polizia. Il conducente è stato fermato dagli agenti, il secondo uomo è invece fuggito verso il centro accoglienza dove è stato fermato dalle guardie. La polizia ha perquisito le due persone e l'automobile senza trovare oggetti pericolosi. Lo sloveno è stato rilasciato, non aveva precedenti di reati penali, la polizia sta comunque ancora raccogliendo informazioni legate al sospetto di reato di incitamento e esaltazione pubblica del terrorismo. Il marocchino, in stato di ebrezza, che si è unito al conducente per puro caso, è stato invece trattenuto fino a quando non è tornato sobrio ed è stato multato.