Il Consiglio dei lavoratori ha presentato denuncia formale nei confronti dei manifestanti in cui si afferma che questi avrebbero aggredito verbalmente sia i dipendenti che gli ospiti presenti al momento dell'incidente. La direzione di RTV Slovenia ha assicurato in una nota che utilizzerà tutti i mezzi disponibili per fare in modo che incidenti simili non si ripetano. Le molestie perpetrate da mesi da parte del gruppo Cittadini sloveni consapevoli nei confronti dei dipendenti e degli ospiti della tv pubblica, viene spiegato, sono ieri culminate in un attacco inaccettabile e spregevole; RTV Slovenia rispetta il diritto costituzionale alla libertà d'espressione, ma la comunicazione deve avvenire in un modo dignitoso, si legge ancora nella nota. Per mesi i manifestanti in questione hanno protestato in modo inappropriato, insultando staff e ospiti e disturbando i processi lavorativi. La direzione ha cercato di risolvere la situazione tramite canali ufficiali, tra cui una serie di denunce alla polizia e all'Ispettorato municipale, nel tentativo di proteggere l'istituzione, l'interesse pubblico e il giornalismo indipendente. Tutti questi tentativi sono stati vani, spiega la nota. L'accaduto è stato fortemente condannato dal direttore generale di RTV Slovenia, Andrej Grah Whatmough, secondo cui l'incidente ha messo in evidenza alcune delle difficoltà con cui si trovano a convivere quotidianamente i dipendenti dell'emittente pubblica. Grah Whatmough spera che dopo l'incidente le autorità abbiano più ascolto per le loro lamentele. Una ferma condanna arriva anche dall'Associazione dei giornalisti sloveni che ha definito inaccettabile un attacco contro l'autonomia dei media pubblici. L'incidente verificatosi venerdì rappresenta solo la punta dell'iceberg dell’ostilità contro i media che agiscono nell'interesse pubblico: da tempo stiamo cercando di far capire che le minacce nate in rete e le calunnie contro le donne giornaliste possono tramutarsi in violenza fisica, avvertono. Gli eventi di ieri sono stati condannati anche dal Sindacato dei giornalisti che ha deciso di presentare una denuncia formale nei confronti dei membri del movimento.
Maja Novak