Subito dopo il voto di conferma del Parlamento, i 17 capi dicastero hanno prestato giuramento e successivamente si è tenuta la prima riunione del Consiglio dei ministri, nel corso della quale si è proceduto ad una serie di nomine e sostituzioni. Saranno tre i vicepremier: Tanja Fajon, leader dei Socialdemocratici e ministra degli esteri, Luka Mesec, ministro del lavoro e coordinatore della Sinistra e Danijel Bešič Loredan, ministro della Salute e in quota Movimento Libertà. Nominati i segretari di stato nei vari ministeri e quelli nell'ufficio del premier, qui sono otto in tutto, oltre al capo gabinetto e al segretario generale del governo, incarichi affidati rispettivamente a Petra Škofic e Barbara Kolenko Helbl. Nuovo capo dell'ufficio governativo per le comunicazioni è Dragan Barbutosvki, subentra a Uroš Urbanija, la cui guida nel governo Janša è stata contrassegnata soprattutto da oltre 300 giorni di blocco dei finanziamenti al servizio pubblico garantito dall'agenzia di stampa STA. Nuovo direttore generale della polizia è Boštjan Lindav, esonerato Anton Olaj. Ricordiamo che anche la nuova ministra dell'interno, Tatjana Bobnar è stata a suo tempo a capo della polizia durante il governo Šarec, tra il 2018 e il 2020. Joško Kadivnik è stato chiamato alla guida dei servizi segreti, SOVA, al posto di Janez Stušek. Tutti gli incarichi sono ad interim. Il governo ha inoltre sostituito i suoi rappresentanti nei consigli dell'Istituto nazionale di salute pubblica e del Laboratorio nazionale per la salute, l'ambiente e il cibo. Avvicendamenti negli incarichi sono previsti anche nei prossimi giorni e settimane. Questo pomeriggio seconda riunione del nuovo governo.
Delio Dessardo