La proposta di modifica, avanzata da Nuova Slovenia, prevede che anche i minorenni possano essere puniti con la pena detentiva per reati gravi. Una decisione questa motivata dai recenti episodi di violenza contro i poliziotti che ha visto coinvolta la comunità rom ha detto la proponente Vida Čadonič Špelič. Secondo la legislazione attualmente in vigore, non è possibile infliggere pene detentive ai minorenni di età compresa tra 14 e 16 anni; per loro sono previsti specifici percorsi di reinserimento e rieducazione, qualcosa che secondo la deputata evidentemente non funziona e di questo ne sono consapevoli sia i minori che i loro genitori e qui - ha aggiunto - mi riferisco ai rom. Per l'esponente di centro destra i bambini sono alla fine anche vittime dei genitori, poiché questi, sapendo che non possono essere puniti con la detenzione, li costringono a compiere atti criminali.
Per i giovani tra i 14 e i 16 anni, Nuova Slovenia propone che venga inflitta la pena detentiva se commettono un reato per il quale è prevista una pena di tre anni di reclusione. Questo include furti, scassi, atti di violenza, danneggiamento di proprietà altrui e aggressioni a funzionari pubblici, ha elencato la deputata. Per i minori della fascia di età 16-18 anni, la legislazione attuale prevede la possibilità di infliggere pene detentive solo per reati che comportano una pena di almeno cinque anni di reclusione, per il partito di opposizione sarebbe necessario abbassare questo limite, ovvero il carcere per reati che prevedono un anno di reclusione come furti, atti di violenza o aggressioni. Una regolamentazione simile esiste in Germania, Austria, Italia e Croazia, ha ricordato la deputata che ha aggiunto che i giovani devono capire che saranno puniti se commetteranno questi reati. Da Nuova Slovenia sono convinti che questa modifica contribuirà a ridurre la violenza giovanile. Se il Governo non è in grado o non sa presentare proprie proposte almeno prenda in considerazione quelle dell'opposizione, le parole di Vida Čadonič Špelič. (ld)