Lunedì, nel corso delle trattative generali, destinate a tutti i sindacati del settore pubblico, il governo ha presentato la nuova proposta per l'eliminazione delle disparità salariali. Al contempo ha invitato i sindacati ai negoziati sugli schemi salariali, dove saranno esaminate nel dettaglio le proposte per ciascuna categoria del pubblico impiego.
A mezzogiorno sarebbero dovute iniziare le trattative per il settore della sanità e dell'assistenza sociale, il Sindacato Fides ha però annunciato in anticipo di non avere intenzione di prendervi parte.
Previsti per questo pomeriggio anche gli incontri sugli schemi salariali per le altre categorie: enti statali, comunità locali autonome, istituti pubblici di vigili del fuoco, attività di ricerca, formazione e cultura nonché' per le agenzie, i fondi e gli enti pubblici.
Si attende quindi che dopo le trattative odierne, e soprattutto dopo quelle generali che si svolgeranno lunedi' prossimo, sia più chiaro in quale misura le proposte del governo siano accettabili per i sindacati. Lunedì scorso, lo ricordiamo, nessuna delle parti ha voluto svelare il contenuto della proposta.
Già in corso anche le trattative con gli operatori del centro di emergenza 112, in sciopero ormai dallo scorso 19 febbraio. Tra le richieste l'aumento dei salari, la regolamentazione del contratto collettivo per il settore difesa, protezione e soccorso, la regolamentazione del lavoro nei giorni festivi e della paura pranzo per i dipendenti dei centri di chiamate di emergenza.
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