Mateja Čalušić, membro del Movimento Libertà, durante l'audizione parlamentare di mercoledì scorso ha dichiarato il suo impegno per pratiche agricole sostenibili e per valorizzare la professione di agricoltore, soprattutto per i giovani. Ingegnere agronomo, la nuova candidata al ruolo di Ministra dell'agricoltura, delle politiche forestali e dell'alimentazione si è detta pronta ad affrontare sfide significative, compreso il rilancio dell'industria agricola slovena in risposta ai cambiamenti climatici e alla transizione ecologica. Con l'approvazione della nuova ministra, il team del primo ministro Robert Golob sarà nuovamente completo dopo varie sostituzioni nel governo dall'ottobre dell'anno scorso. Golob aveva cercato un candidato per il ruolo lasciato vacante alla guida del settore agricolo dopo l'esonero di Irena Šinko. Nel frattempo, il ministero è stato temporaneamente guidato dal ministro della Difesa Marjan Šarec.
Il premier Golob all'odierna seduta ha introdotto la figura di Čalušić come una rappresentante atipica per l'agricoltura slovena, evidenziando la sua appartenenza alla generazione più giovane e il suo impegno nella gestione dell'azienda di famiglia dopo gli studi in agronomia. Ha elogiato il suo impegno nella connessione delle comunità rurali, sottolineando l'importanza di un'agricoltura integrata con altre attività, dalla produzione alimentare al turismo e, si è detto fiducioso nella capacità della ministra di gestire diverse tematiche.
I gruppi parlamentari della coalizione hanno espresso sostegno alla candidata. Il deputato Damjan Zrim del partito SD ha sottolineato l'importanza delle politiche agricole, affermando che il ministero dell'agricoltura riveste un ruolo cruciale nell'economia, nella cultura e nella tutela dell'ambiente. La deputata Tatjana Greif di Levica-Sinistra ha evidenziato che la futura ministra dovrà affrontare l'urgente necessità di adattare i metodi di produzione alimentare ai cambiamenti climatici. Il capo del gruppo parlamentare del Movimento Libertà, Borut Sajovic, ha auspicato una maggiore depoliticizzazione dell'agricoltura slovena sottolineando la freschezza, la giovane età e l'energia della candidata.
Nell'ambito dell'opposizione, vi è un accordo condiviso sulle sfide che l'agricoltura sta affrontando. Tuttavia, Tomaž Lisec dell'SDS sottolinea che, nonostante le competenze della candidata nel settore, si ritiene che il ruolo del ministro debba prevalere come una figura politica forte. Entrambi i partiti, SDS e NSi, manifestano preoccupazioni sulla candidata, evidenziando l'apprensione che la sua nomina possa generare impatti negativi su agricoltori, industria alimentare e consumatori, sottolineando la necessità di un ministro dell'agricoltura che sia forte e competente.
Corrado Cimador