A prendere parte all'evento anche una delegazione ufficiale proveniente da Mosca. Il presidente della Repubblica, Borut Pahor, ha sottolineato che l'impegno per una pace duratura è la più nobile aspirazione dell'umanità. Nel suo discorso ha ribadito che quest'anno commemoriamo la fine della Prima guerra mondiale, "un tragico collasso dell'umanità". Questa ci ricorda che non abbiamo imparato abbastanza per impedire l'inizio del secondo conflitto e ciò "suscita preoccupazione e inquietudine: chiediamoci se le tragedie, nate durante la prima e la seconda guerra mondiale, ci hanno insegnato abbastanza per impedirne una terza", ha aggiunto Pahor. La speranza e la pace duratura - secondo il presidente sloveno - ancora esistono.
A tenere un discorso anche il ministro russo per le telecomunicazioni, Konstantin Noskov. La Cappella russa è un luogo unico nel suo genere, dove è possibile "sentire il legame tra secoli e generazioni che ci unisce sia ai nostri avi che ai nostri discendenti", ha dichiarato.
A margine della commemorazione, Noskov ha incontrato anche il ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec, per parlare soprattutto di collaborazione tra i due paesi nel settore dell'economia. Solo l'anno scorso gli scambi commerciali tra Slovenia e Russia sono aumentati del 15 per cento. I due ministri ritengono che le tendenze positive nella cooperazione economica dovrebbero quindi continuare e rafforzarsi. Hanno confermato inoltre che la realizzazione dei progetti comuni procede secondo i piani. Noskov ed Erjavec, infine, hanno salutato il rafforzamento della collaborazione in diversi altri settori come l'istruzione e la digitalizzazione.