La nuova strategia adottata dal governo di Robert Golob traccia una tabella di marcia ambiziosa per il futuro della sanità in Slovenia. Al centro di questo piano vi è la volontà di garantire a tutti un accesso equo e tempestivo a servizi sanitari di qualità, tra l'altro il più vicino possibile al proprio domicilio. L'attenzione si concentra sulla prevenzione delle malattie, sulla promozione di uno stile di vita sano e sulla cura integrata del paziente lungo tutto l'arco della vita. Il Ministero della Salute, durante la riunione e il successivo incontro con la stampa ha dichiarato che la pandemia di Covid 19 ha messo in luce la necessità di ripensare l'organizzazione dei sistemi sanitari dall'interno. In particolare, è emersa l'importanza di investire sull'assistenza primaria, un modello che si è dimostrato efficace nel migliorare i risultati di salute, ridurre i costi e i ricoveri negli ospedali migliorando al contempo la soddisfazione di pazienti e operatori. Il governo ha sottolineato come un'assistenza sanitaria primaria resiliente sia in grado di offrire cure più appropriate e personalizzate, contribuendo a contenere la spesa nel lungo termine e rispondere in modo efficace alle sfide attuali e future. Tra le azioni previste, spiccano l'implementazione di tecnologie innovative, il rafforzamento delle strutture organizzative e la promozione della ricerca scientifica. Si è poi deciso di istituire anche un comitato direttivo per monitorare e coordinare l'attuazione delle azioni strategiche. Il Ministero della Salute, in sinergia con le altre istituzioni competenti, si impegna quindi a tradurre in azioni concrete quanto annunciato. Attraverso la serie di piani che prenderanno il via a partire dal prossimo anno, si lavorerà per migliorare da subito l'accessibilità e la qualità dei servizi. Questo percorso, ispirato alle migliori pratiche internazionali e alle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità mira a rendere il sistema sanitario sloveno più efficiente e innovativo.