E' nostra responsabilità rafforzare quei valori democratici e costitutivi sui quali si può costruire un futuro promettente e di speranza. Lo ha detto il presidente della repubblica, Borut Pahor, nel suo discorso ad Ancarano nel 73.esimo anniversario del ricongiungimento del Litorale alla Slovenia. E' necessaria una maggiore collaborazione, ha avvertito il capo dello stato, tra di noi c'è troppa e crescente intolleranza, se non odio, e così non si può costruire un futuro promettente per le giovani generazioni. Il destino della storia dopo la prima guerra mondiale contro la volontà degli abitanti del Litorale, separò queste terre dalla madre patria, la lotta partigiana al fascismo le ha ricongiunte. Per guardare avanti dobbiamo ricordare, ancora il capo dello stato, le gesta eroiche di tante generazioni di patrioti sloveni che hanno compreso allora lo spirito del proprio tempo e di quello futuro, costruendo le basi della nuova Slovenia che a fine anno, ha ricordato Pahor, festeggerà i 30 anni del plebiscito e il prossimo giugno il trentesimo dell'indipendenza, due momenti cardine nella storia del paese. E proprio questa festa che ricorre il 15 settembre, ha aggiunto il capo dello stato, puù aiutarci a ricordare cosa ci unisce e non cosa ci separa.
Oratrice solenne della cerimonia, trasmesa in diretta da Radio e TV Slovenia, l'ex ministro della cultura Majda Širca che ha rivolto un monito contro chi tenta di usare, manipolare, semplificare la storia a fini politici; ciò è pericoloso, ha detto. Siamo arrivati a tal punto che quest'anno abbiamo sentito addirittura che sono stati gli stessi sloveni a incendiare il Narodni dom a Trieste, ha detto la Širca, la banalità è il male con cui ci confrontiamo oggigiorno, la storia va capita, archiviata, ricercata con responsabilità e a livello di esperti, seppur ha aggiunto con rammarico, ancora oggi parte della politica in Italia non ha riconosciuto la relazione della Commissione storico-culturale mista italo slovena. Gli standard democratici già acquisiti non sono scontati neppure nel caso della libertà di espressione mettendo in guardia sulle conseguenze che potrebbe avere limitare i media pubblici e tagliare i finanziamenti alla cultura.
Un breve saluto in italiano all'inizio della cerimonia è stato rivolto agli ospiti presenti e al pubblico da casa da Martina Angelini vicesindaco di nazionalità italiana del comune di Ancarano.
La ricorrenza del 15 settembre si celebra dal 2005, ma non è giornata festiva. (ld)