Il leader SDS, Janez Janša sarebbe sicuro che i suoi due ex deputati di fiducia, Anže Logar ed Eva Irgl, starebbero seriamente architettando di abbandonare il partito per formarne uno nuovo con il quale partecipare alle prossime politiche. I tre, oltre a Logar e Irgl, pure Dejan Kaloh, come ricordiamo, non hanno firmato il documento presentatogli dalla centrale con il quale i firmatari si impegnavano a non abbandonare l’SDS e il gruppo parlamentare entro la fine della legislatura. In seguito alla mancata firma l’SDS ha già fatto intendere ai tre che non sono più graditi. Alla proposta presentata venerdì dal gruppo parlamentare per la modifica del regolamento della Camera, riguardante la presentazione delle posizioni e l’inoltro degli emendamenti in terza lettura, non sono presenti tra i proponenti i tre deputati “ribelli”. Questa pratica, lo rivela il quotidiano Delo, proseguirà anche in futuro, avendo l’SDS comunque i numeri necessari per poter procedere con la presentazione delle proposte alla camera. Il gruppo parlamentare, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe invitato Logar, Irgl e Kaloh a trovare un nuovo collocamento tra i banchi parlamentari, per il momento non è chiaro cosa decideranno i tre. L’unica cosa certa è che l’SDS non può imporre questo cambiamento, lo dice lo stesso regolamento della Camera. “Il deputato ha un seggio permanente, una modifica dell'ordine dei posti a sedere può avvenire quando cambia la composizione di un gruppo parlamentare” è la risposta dell’Ufficio preposto del parlamento; d’altro canto il leader dei democratici Janez Janša ha già fatto capire che, se i tre non formeranno un gruppo indipendente potrà privarli della membership di partito e delle posizioni che ricoprono nei vari organi. Questa posizione così drastica sarebbe motivata da Janša e i suoi fedeli dalla certezza che Logar e la Irgl si appresterebbero a partecipare alle prossime politiche con una nuova formazione politica. La paura concreta è quella che si ripetesse un nuovo “caso” Virant il quale uscito dall’SDS nel 2011 vinse le politiche con la sua nuova creatura politica. Secondo gli ultimi sondaggi potrebbero sottrarre al SDS il 27 per cento dell’elettorato, ma l’ipotesi machiavellica che il tutto sia il frutto di un piano dello stesso Janša per sottrarre i voti degli elettori “di centro” insoddisfatti dal Movimento Libertà, è tuttora più che viva.
Dionizij Botter