Con oggi viene richiesto l’adempimento del criterio GVT (guarito-vaccinato-testato) dai dodici anni e dovrà essere esibito con un documento di identità; i negozi dovranno esibire all'ingresso il numero massimo di clienti che possono essere presenti contemporaneamente, garantendo per ognuno 10 metri quadrati; i test rapidi e gli autotest sono nuovamente gratuiti. Possono invece essere utilizzate solo le mascherine chirurgiche e quelle Ffp2, mentre quelle di stoffa non sono più considerate regolari. Vietate le feste, le manifestazioni pubbliche e tutti i tipi di assembramento, chiuse le discoteche e i locali notturni; mentre gli altri locali possono restare aperti dalle 5 alle 22, con servizio esclusivamente al tavolo. Per le manifestazioni culturali e sportive è richiesto l'utilizzo della mascherina, il rispetto dei criteri GVT e l'alternanza dei posti a sedere per garantire il distanziamento. Le stesse regole valgono anche per le cerimonie religiose, la distanza tra le sedie deve essere di almeno 1,5 metri.
Ricordiamo che il test obbligatorio per gli alunni di scuole elementari e medie di tre volte alla settimana dovrebbe partire invece con lunedì prossimo. A proposito è già intervenuta l’Associazione dei presidi dicendo che gli alunni più piccoli necessiteranno di sostegno da parte degli educatori nell’eseguire i test autodiagnostichi. “Ci possiamo attendere una forte resistenza alla nuova misura da parte di numerosi genitori” ha detto Gregor Pečan, Presidente dell’Associazione ricordando che nella vicina Austria i test vengono prima eseguiti a domicilio dopodiché a scuola. “Noi Presidi abbiamo l’impressione di essere stati nuovamente gettatati sul fronte senza alcun sostegno” ha detto Pečan.
Per quanto riguarda invece i test rapidi antigenici e quelli auto diagnostici, necessari per l’adempimento del criterio GVT ai posti di lavoro, come scuole e facoltà, sarà lo stato a garantire i fondi necessari. Mentre l’esecutivo ha fissato tramite apposito decreto il costo massimo dei test, che non deve superare i 7 euro e i 2,5 euro per quelli rapidi. E in base all’allarmante quadro epidemiologico nel paese il Ministero della salute ha deciso di istituire un centro di coordinamento che avrà il compiuto di mettere in contatto i maggiori operatori del settore sanitario. Le riunioni prenderanno il via oggi, l’obiettivo principale sarà la ridistribuzione dei quadri e dell’attrezzatura tra le varie istituzioni sanitarie del paese.
Dionizij Botter