La Commissione riunita nuovamente per discutere sulla legalità delle politiche dei quadri è stata informata dei risultati emersi dal rapporto realizzato su commissione della Sova da parte del Presidente dell’Ispettorato per il pubblico impiego, Lidija Apohal Vučković la quale non ha rilasciato dichiarazioni ai media. Questa aveva comunque già in precedenza ammesso che per l’assunzione di quattro persone alla Sova sono state riscontrate delle irregolarità. Non scorre certamente buon sangue tra la Commissione parlamentare di controllo dei servizi segreti guidata da Matej Tonin e la Sova che hanno dato vita ad un acceso scambio di accuse che ha coinvolto a distanza pure il premier sloveno Marjan Šarec sulle accuse mosse da Tonin di presunte irregolarità avvenute nel corso dell’assunzione nei servizi segreti Sova di una conoscente del primo ministro. Šarec ha ribadito che la supervisione delle assunzioni nei servizi segreti non è di competenza della commissione parlamentare guidata da Tonin. Quest’ultimo attribuisce la responsabilità della fuga di notizie alla stessa Sova e chiede che i deputati possano controllare i dossier relativi alle assunzioni. La Sova accusa invece la commissione parlamentare di aver fatto trapelare notizie secretate e perciò continua a negare la consegna della documentazione all'organo guidato da Tonin. Ma a complicare il tutto oltre all’assunzione dubbia di una conoscente del premier è ultimamente trapelata la notizia dell’assunzione di una persona in rapporto di parentela con l’ex Presidente dell’Nsi e ora eurodeputata Ljudmila Novak.
Dionizij Botter