Al centro della riunione urgente del gruppo interministeriale coordinato dal Ministero degli interni la questione rom. Sul tavolo gli ultimi fatti di attualità che hanno scosso l'opinione pubblica e aperto un nuovo scontro politico tra maggioranza e opposizione. Dal pestaggio di alcuni poliziotti a Kočevje da parte di un gruppo di rom - gli agenti volevano fermare dei ragazzini minorenni alla guida di una macchina senza patente ma sono stati intercettati da diversi componenti della comunità che li hanno aggrediti ferendoli con calci e pugni, il video è diventato virale. A Ribnica, sempre nella regione della Bassa Carniola, nel sud est della Slovenia, la popolazione locale rom stava organizzando una massiccia protesta davanti alla sede del comune per chiedere la soluzione della problematica abitativa e l'accesso all'acqua potabile. Una situazione che rischiava di sfugguare ad ogni controllo, placata in tempo dalla mediazione dell'Unione dei rom della Slovenia e dal suo presidente Joyek Horvat Muc che ha invitato le parti al dialogo. Il sindaco riceverà una delegazione della comunità il prossimo 28 agosto.
Ieri in tma di criminalità giovanile facendo riferimento proprio ai minori di etnia rom il partito di opposizione di Nuova Slovenia ha inoltrato in procedura parlamentare alcune proposte di modifica al codice penale che prevedono l'inasprimento delle pene per i minorenni, soprattutto tra i 14 e 16 anni che commettono reati. Ovvero il carcere. Oggi per questa facia di età sono previsti specifici percorsi di reinserimento e rieducazione e non la pena detentiva. Il minsitero della giustizia ha risposto sottolineando che la criminalità minorile è una questione estremamente delicata. Occorre quindi considerare questi cambiamenti in maniera molto ponderata, rilevano. Il campo della delinquenza minorile è molto complesso e richiede la cooperazione di molti dipartimenti e i cambiamenti in questo settore devono essere considerati e giustificati attraverso una buona conoscenza delle particolarità della criminalità minorile. Una risposta inadeguata dello Stato può avere l'effetto opposto a quello previsto dalle sanzioni penali e influire negativamente su uno svuiluppo e un inserimento sociale adeguato, ostacolando la reintegrazione attiva del minore nella società, le considerazioni del Ministero della Giustizia. (ld)