Galeotto è stato un brindisi di troppo. Sembrerebbe essere questa la ragione per la quale il procuratore generale Šketa ha rassegnato le dimissioni dal suo ruolo, dove era stato riconfermato per un secondo mandato non più tardi di cinque mesi fa, per non danneggiare la reputazione dell'organizzazione del pubblico ministero.
A darne conto per primo è stato il portale N1, che ha riportato la notizia, poi confermata dalla Procura suprema dello Stato, secondo cui durante un ordinario controllo stradale Šketa ha fatto registrare un tasso alcolemico superiore a quello consentito. L'episodio è avvenuto sabato sera, e l'etilometro ha fatto registrare 0,37 milligrammi per litro di aria espirata, 0,13 in più di quello consentito dal codice della strada sloveno. Per questa infrazione l'ormai ex procuratore generale ha ricevuto una sanzione amministrativa di 600 euro e 8 punti in meno sulla patente.
Šketa ha trascorso quasi tutta la sua carriera in procura, prima come collaboratore professionale, poi come assistente procuratore distrettuale e infine come procuratore distrettuale, divenendo capo della Procura distrettuale dello Stato a Maribor fino al 2017, quando ha assunto la carica di Procuratore generale dello Stato. Šketa verrà sostituito nella carica dal suo vice Mirjan Kline, nominato quest'estate, ma per la nomina a procuratore generale è necessario il voto positivo del parlamento, che riceve la proposta dal Consiglio della Procura dello Stato dopo aver ottenuto il parere del governo. La ministra della Giustizia, Dominika Švarc Pipan, in un comunicato stampa ha apprezzato la decisione di dimissioni immediate dall'incarico, poiché è necessario un approccio di tolleranza zero nei confronti della guida sotto l'effetto di alcol. Con questo Šketa ha dimostrato un alto livello di integrità e rispetto per la posizione del procuratore generale, dell'organizzazione del pubblico ministero e del sistema giudiziario nel suo insieme, ha detto ancora Švarc Pipan.
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