L'ufficio investigativo nazionale sta indagando dopo le informazioni su presunte irregolarità nell'acquisto da parte del Ministero della Giustizia di un palazzo a Lubiana destinato a ospitare il tribunale amministrativo e i tribunali del lavoro e sociale, di primo e secondo grado. Secondo quanto riporta il portale 24ur, ripreso da altri media, l'ex proprietario dell'immobile avrebbe pagato quattro anni fa una somma sensibilmente inferiore, si parla di diversi milioni di euro, rispetto ai 7,7, /in base alla valutazione dei periti, come affermato dalla ministra Dominika Švarc Pipan/, sborsati dal Ministero della Giustizia. Alla fine del 2023 il governo ha stanziato i fondi per l'acquisto dei locali, di cui 6,5 milioni forniti al Ministero della Giustizia dalle riserve generali del bilancio. Come riportano i media il Ministero ha già provveduto al pagamento della somma per l'immobile, da tempo abbandonato e ormai fatiscente. Immobile venduto da un imprenditore capodistriano, che quattro anni fa l'avrebbe pagato sei milioni in meno della cifra versata ora dal Ministero. La polizia ha confermato anche all'agenzia STA che l'Ufficio investigativo nazionale sta verificando e raccogliendo informazioni per accertare se le persone coinvolte nella compravendita dell'edificio abbiano commesso reati "i cui autori sono perseguibili d'ufficio". Il Ministero della Giustizia aveva spiegato a fine anno di voler risolvere il problema degli spazi per i tribunali in questione, garantendo superfici tali da consentire condizioni di lavoro adeguate, razionalità d'uso, accessibilità per tutti gli utenti, compresi quelli con disabilità, efficienza energetica e razionalità dei costi di manutenzione e funzionamento degli spazi, concentrando inoltre l’operatività dei tribunali. Con l'acquisto dell'immobile in questione, aveva spiegato il Ministero si vuole fare in modo che le autorità giudiziarie operino in strutture che siano interamente di proprietà dello Stato e ne garantiscano un funzionamento regolare e indipendente.
Delio Dessardo