"È giunto il momento che i cittadini possano formarsi liberamente un’opinione su temi che continuano a dividere la nostra nazione, che abbiano pieno accesso a questo materiale e che la questione si concluda una volta per tutte", ha spiegato la Presidente della Camera, Klakočar Zupančič, riguardo alla rimozione del segreto dai documenti sul commercio di armi. A tal proposito, i deputati del Movimento Libertà, Martin Premik, Urška Klakočar Zupančič e Branko Zlobko, hanno presentato una proposta ufficiale per annullare la riservatezza sui documenti riguardanti il commercio illegale di armi tra il 1991 e il 1994.
"Questa proposta di legge era già stata sottoposta all’esame nel 2011, ma non è mai stata approvata. Per questo motivo, abbiamo deciso di portare a termine la questione, in base alla legge sul materiale documentario e archivistico", ha spiegato Premik. "I documenti hanno più di 30 anni e, di conseguenza, appartengono già all'archivio della Repubblica di Slovenia e devono essere accessibili al pubblico. Con questa legge permetteremmo che tutto il materiale, comprese le relazioni delle commissioni parlamentari che hanno meno di 30 anni, sia reso pubblico a tutti i cittadini. Così come l'indipendenza della Slovenia è stata una questione di tutti i cittadini, siamo convinti che anche tutti i cittadini abbiano il diritto di sapere cosa è realmente accaduto in quel periodo", ha motivato la decisione il deputato del Movimento Libertà.
La Presidente della Camera, Urška Klakočar Zupančič, ha sottolineato che è di fondamentale importanza fare chiarezza su quanto sia effettivamente accaduto. Zlobko, veterano della guerra d’indipendenza, ha aggiunto che è necessario fare luce sul traffico di armi avvenuto tra il 1991 e il 1994 e sulla quantità di armi lasciate sul territorio sloveno dall’Armata popolare jugoslava dopo l’abbandono del paese.
"Quante armi sono state vendute, a chi, e quanti soldi sono entrati in Slovenia per queste operazioni? Quanti di questi fondi sono finiti nelle tasche private di alcuni individui? E chi sono questi signori?" si è chiesto Zlobko.
I promotori della legge si augurano che l’iniziativa venga appoggiata anche dai gruppi parlamentari dell’opposizione.

Dionizij Botter

Foto: AP
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