Il distanziamento sociale ha lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, la raccomandazione è del virologo Boris Kopilović, dell'Istituto Nazionale per la salute pubblica, Unità di Capodistria e ora anche coordinatore dell’Unità di crisi della Notranjska - Carniola Inferiore. "L'evitare i contatti ravvicinati hanno lo scopo di scongiurare una grande ondata epidemica. Un picco di casi concentrato in un breve periodo di tempo potrebbe portare alla paralisi del sistema sanitario nazionale, già ora messo a dura prova. Si tratta del peggior scenario durante un'epidemia" - spiega Kopilović. "Il Covid 19, come palesato a livello globale, colpisce un po' tutte le fasce di età, la più vulnerabile è la popolazione avanti con gli anni e chi soffre di patologie pregresse. Bisogna tutelare l’incolumità di queste persone, seguendo le misure indicate dalle autorità nella loro totalità". Dovremmo comportarci come fossimo contagiati" - spiega il virologo - "Impegnarci a non diffondere il contagio. Dovremmo osservare scupolosamente alcuni comportamenti, come lavarsi spesso le mani, evitare strette di mano, i contatti sociali, e quando si esce per fare acquisti mantenere una distanza di almeno un metro dalle persone. Pulire le superfici con disinfettanti a base di alcol. La diffusione attraverso gli articoli acquistati in negozio o il loro imballaggio è meno probabile ma dopo è importante lavarsi le mani. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate" - suggerisce ancora il virologo e conclude - "Credo che l'epidemia durerà ancora un paio di settimane, se non forse mesi, ma se saremo efficaci come lo sono stati i cinesi limiteremo i contagi; in attesa di un vaccino o un farmaco che ne contenga i danni. I casi registrati in regione riguardano persone che hanno viaggiato in territori dove il virus era presente e sono stati a stretto contatto con queste persone".


Corrado Cimador


Foto: Radio Koper/Mateja Rolih Maglica
Foto: Radio Koper/Mateja Rolih Maglica