Grazie al finanziamento della Commissione Europea, attraverso il programma Erasmus+ sport, il progetto "Be New" ambisce a migliorare la salute delle persone diabetiche attraverso vari programmi di attività fisica e sportiva. L'ente che coordina il progetto è l'Università di Bologna, tra i partner ci sono anche Radio Capodistria, che si occupa prevalentemente di comunicazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, e l'Associazione Romena Sport Per Tutti del distretto di Suceava (AJSPT), che si trova nella parte settentrionale del paese, non lontano dai confini con Moldavia e Ucraina.
"La nostra organizzazione - spiega il Presidente Mihai Androhovici - ha deciso di partecipare al progetto Be New per diverse ragioni, vista anche l'esperienza pregressa in varie iniziative internazionali simili. Abbiamo molti volontari e membri che lavorano nelle scuole, per cui anche con bambini diabetici. Per cui vogliamo apprendere nuovi approcci, nozioni nuove, su questo gruppo, soprattutto in relazione con l'attività fisica e sportiva anche se, in questo momento, in Romania la situazione dell'attività sportiva di base è abbastanza confusa. Abbiamo alcune regole relative alle attività sportive - continua il referente romeno per il progetto Be New - soprattutto per attività d'elite relative agli atleti adulti. Ci sono anche delle regole per le attività nelle palestre e nei centri fitness: sono aperti, ma i partecipanti devono tenere la distanza di 2 metri. Le attività in piscina all'interno invece sono vietate, nonostante sia scientificamente provato che il nuoto migliori la capacità polmonare, elemento utile sia in relazione all'ammalarsi di covid che ai tempi lunghi in cui si indossa le mascherine. Ci sono anche una serie di regole per chi corre o va in bici all'aria aperta, ma non sono del tutto chiare. Per cui credo che al momento ci sia bisogno di regole più chiare e definite per le attività sportive nel paese."
Anche alla luce delle regole volte a limitare la diffusione del coronavirus, in futuro ci saranno più persone obese, in sovrappeso o diabetiche? Mihai Androhovici risponde così: "Non credo che il sovrappeso, l'obesità e il diabete saranno i problemi principali nel futuro, dopo che la pandemia sarà finita. Sono problemi che esistevano anche nel passato, le soluzioni rimangono le stesse: cibo sano, vita organizzata ed esercizio fisico regolare. Personalmente, credo che i problemi principali saranno l'ansia e la paura, che sono ben presenti nel profondo, nelle anime di tante persone. Tutti in fondo viviamo questa paura. Tante persone si chiudono quando incontrano gli altri. Il problema principale sarà di organizzare opportunamente una vita corretta, magari vivendo nel nostro spazio ma avendo anche contatti con il resto della società, trovando il modo di fare anche attività fisica per migliorare la salute" conclude il Presidente di AJSPT Suceava.
Quanto saranno quindi importanti l'attività fisica e sportiva nel prossimo futuro? "Saranno sempre più importanti nel nostro sviluppo futuro - risponde Mihai Androhovici - dato che geneticamente parlando, siamo programmati per muoverci e per socializzare, anche dopo tanto tempo nel cui siamo stati chiusi in casa, volendo anche in relazione ad alcune malattie che limitano la nostra capacità di muoverci, come il diabete. Per cui, lo sport di base e l'attività fisica ci aiuteranno tantissimo per rimanere sani e per avere una vita normale nella società".
Antonio Saccone