L’assessore regionale Gianni Torrenti, riferendosi alla polemica in atto tra Unione italiana e l’Università popolare, tiene a ribadire alcuni concetti, partendo dalle attuali normative e dal ruolo dei protagonisti.
“Innanzitutto – chiarisce Torrenti –, è del tutto strumentale la polemica che si è creata, senza che il punto fosse all’ordine del giorno dell’assemblea del 26 febbraio scorso a Buje, a proposito della mancata possibile previsione del contributo relativo al fondo di promozione per le comunità italiane in Slovenia e Croazia. L’Unione Italiana è riconosciuta dal Governo italiano come associazione deputata a raccogliere programmi dalle singole associazioni in collaborazione con la Regione FVG, e va ricordato che la legge 73 del 2001 è molto chiara in materia di finanziamenti a favore delle minoranze italiane in Slovenia, Croazia e Montenegro”.
Il programma di progetti e attività indicato dall’unione italiana, con relativo piano finanziario per il 2018, non è ancora pervenuto neanche in forma di bozza. Una volta che esso perverrà, sara quindi esaminato dalla regione e dal ministero degli esteri, per poi essere sottoposto al “comitato di coordinamento”.
“Va sottolineato che il programma deve prevedere iniziative nel campo scolastico, culturale e dell’informazione, nonché in campo socio economico – ricorda a questo proposito l’assessore Torrenti – e va tenuto presente che da anni, in tutta la legislazione italiana non si può prescindere dal fatto che il contributo sia concesso a fronte di progetti di qualità (progetti anche di attività continuative), che vengano monitorati nella loro efficacia, per ottenere un costante miglioramento dell’offerta, come fortemente sottolineato dal Ministero stesso".
Invece la legge regionale da sempre non prevede alcun riferimento formale alla Unione Italiana, pur riconoscendone ovviamente nei contenuti l'importanza strategica. Nell'ultima stesura si è voluto, definirlo in modo più preciso. L’Ente morale Università popolare di Trieste, secondo lo stesso articolo di legge, è l’unico soggetto rappresentativo e delegato dalla Regione FVG per il sostegno di particolari e qualificati progetti da attuarsi nell'ambito dei rapporti culturali e per l'esercizio di funzioni amministrative relative agli interventi contributivi a favore dei soggetti rappresentativi del gruppo etnico italiano dei Paesi dell'ex Jugoslavia. Pertanto è l'Università Popolare ad emettere bandi, con un meccanismo ben collaudato in tanti altri campi della cultura e a valutare le domande a sostegno delle iniziative di tutte le comunità.
Per questo, secondo l’articolo 27 bis della legge regionale 16 del 2014, l’Unione Italiana è potenziale beneficiaria e destinataria di contributi, al pari di altre associazioni, a fronte della presentazione di progetti ritenuti meritevoli. Nel 2017 l'Unione Italiana ha vinto quasi tutti i bandi vedendosi assegnata a propri progetti per ben 429.324 € su 510.000€ disponibili. I rimanenti a soddisfare domande di contributo ad iniziative di varie Comunità Italiane.
Del resto, già con la legge regionale 79/1978 la delega e i ruoli di beneficiari per la gestione dei finanziamenti erano ben stabiliti nelle rispettive funzioni e competenze: Università popolare come ente delegato e Unione italiana come uno degli enti beneficiari.