Zadnji dve državi, ki sta prizemljili vsa letala boeing 737 max 8 in 9, sta ZDA in Brazilija. Foto: Reuters
Zadnji dve državi, ki sta prizemljili vsa letala boeing 737 max 8 in 9, sta ZDA in Brazilija. Foto: Reuters

Dopo la decisione degli Stati Uniti da ieri sera non c'è più nessun Boeing 737 Max 8 in volo. Le sospensioni sono state decise in seguito all'incidente in Etiopia del volo di Ethiopian Airlines, il secondo in cinque mesi che ha riguardato questo tipo di velivolo. Una storia che apre molte questioni sulla sicurezza dei trasporti aerei. Ma quali sono i problemi emersi?

La Professoressa Anna L. Melania Sia, ricercatrice confermata in Diritto della navigazione e dei trasporti e professore aggregato di Diritto aeronautico presso l’Ateneo di Catanzaro, ci ha spiegato il perchè del blocco di questo tipo di velivoli e le problematiche legate alla sicurezza emerse.

Ma quanto possiamo essere sicuri quando voliamo?

Le agenzie nazionali ed internazionali che regolano la sicurezza dei voli verificano continuamente i velivoli. Esistono degli Stati che hanno delle normative interne più scrupolose rispetto ad altri e certamente l’Agenzia europea per la sicurezza aerea garantisce la rispondenza ai requisiti tecnici imposti dalla normativa europea di tutti gli aeromobili ammessi nello spazio aereo continentale e la decisione precludere a questo tipo di Boeing 737 i cieli d'Europa la dice lunga su questo.

La Professoressa Sia termina ricordando che l'anno appena trascorso è stato quello con meno incidenti nella storia dell'aviazione e che l'aereo continua ad essere il mezzo di trasporto più sicuro. "Il problema è che quando c'è un incidente fa più scalpore", conclude.

Barbara Costamagna