Dopo un lunghissimo dibattito in aula, ieri sera poco prima della mezzanotte, con 44 voti favorevoli e 43 contrari Angelika Mlinar è stata nominata Ministro per la coesione. L'incarico della candidata del partito di Alenka Bratušek, dunque è rimasto incerto sino all'ultimo e si è concluso appunto con un solo voto di scarto. Determinanti i voti favorevoli dei deputati delle minoranze, italiana e ungherese e dei partiti di coalizione, meno uno del Desus. Il deputato del partito dei pensionati, Robert Polnar non ha dato l'assenso, alleandosi con i voti contrari di SDS, Sinistra e Nuova Slovenia. Ago della bilancia è stata l'astensione al voto del parlamentare del Partito Nazionale, Dušan Šiško mentre il capo della formazione Zmago Jeličič non era presente in aula. Il voto contrario di Polnar deputato del Desus, partito della coalizione di governo, ha irritato non poco sia il capogruppo dei Pensionati, Franc Jurša che ha riguardo ha ribadito che una decisione in merito all'esclusione dalle fila della formazione di Polnar sarà presa dopo le festività, sia il premier Marjan Šarec. Quest'ultimo già di per sé amareggiato dopo la vittoria di misura, palese segnale di una discordanza in seno all'esecutivo di minoranza, ha detto: "Ad Alenka Bratušek riferisco che ho assolto il mio compito e in futuro le suggerisco di essere un po' più paziente", mentre agli altri partner di governo ha ribadito usando un'allegoria nautica: "Preferirei che la barca beccheggiasse un po' meno".
Il neoministro Angelika Mlinar ha già prestato giuramento - e in aula ha dichiarato di far parte della minoranza slovena in Carinzia e di essere fiera di poter svolgere l'incarico politico a Lubiana. "Avete compiuto un passo europeista e umano, un segnale che abbatte le barriere ed i confini" - e proseguito - "Mi impegnerò per trovare e utilizzare al meglio gli investimenti della politica di coesione e per far sì che vengano ben indirizzati affiche i cittadini possano percepirne i benefici direttamente" - ha concluso la Mlinar.


Corrado Cimador


Foto: BoBo
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