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A colloquio con la dialettologa Suzana Todorović, che ha appena portato a termine l'impresa del terzo volume del suo "Atlante linguistico istroveneto dell'Istria nordoccidentale". L'opera, che appare come sempre in edizione bilingue sloveno-italiano, raccoglie 483 carte linguistiche inerenti numerosi campi semantici, dal vestiario ai cibi ai sentimenti e alle emozioni, dall'olivicoltura fino agli animali. Una fotografia della persistente vitalità del dialetto veneto parlato in un'area dell'Istria posta a cavallo fra Italia, Slovenia e Croazia, da Muggia a Buie. E in più, una selezione di prestiti entrati nelle varietà dialettali slovene, come 'vištito', 'škaršela', 'flajda', 'kotola'.
486 epizod
Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
A colloquio con la dialettologa Suzana Todorović, che ha appena portato a termine l'impresa del terzo volume del suo "Atlante linguistico istroveneto dell'Istria nordoccidentale". L'opera, che appare come sempre in edizione bilingue sloveno-italiano, raccoglie 483 carte linguistiche inerenti numerosi campi semantici, dal vestiario ai cibi ai sentimenti e alle emozioni, dall'olivicoltura fino agli animali. Una fotografia della persistente vitalità del dialetto veneto parlato in un'area dell'Istria posta a cavallo fra Italia, Slovenia e Croazia, da Muggia a Buie. E in più, una selezione di prestiti entrati nelle varietà dialettali slovene, come 'vištito', 'škaršela', 'flajda', 'kotola'.
Un ultimo speciale sul mondo della scuola in Slovenia, e in particolare della scuola di lingua italiana, prendendo le mosse - stavolta - dal rientro ormai completato di tutti gli alunni delle elementari. Sull'esperienza dell'insegnamento a distanza e sulle modalità della ripresa al tempo della pandemia in via di risoluzione riflette il professor Sergio Crasnich, consulente superiore dell'Istituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia, sede di Capodistria. A seguire Leggio, rubrica a cura del critico Luigi Tassoni, con alcuni suggerimenti di lettura per approfondire la personalità, straordinariamente affascinante e poliedrica, di Leonardo Da Vinci.
Un anno fuori dal comune per il Premio Campiello. A raccontarci delle novità dell'edizione 2020 ma anche della sua esperienza di giurato è il professor Lorenzo Tomasin, linguista e docente all'Università di Losanna. Lo stile dei romanzi pervenuti alla giuria dei Letterati? "Nella produzione italiana contemporanea molta convenzionalità", è il giudizio, non troppo positivo, del professor Tomasin. La cinquina finalista sarà annunciata il 1° giugno. A seguire Leggio, con i consigli di lettura del critico Luigi Tassoni: in questa puntata un augurio speciale per i 90 anni di uno dei maggiori poeti dialettali italiani, il calabrese Achille Curcio.
Al debutto una nuova sezione della scuola di scrittura della Fondazione Pordenonelegge, dedicata alla comunicazione digitale. Dal 3 al 5 giugno "Pensare, narrare, promuovere. Scrivere per il web", un corso in tre lezioni affidate a Rosy Russo, Enrico Galiano, Francesco Nicodemo. L'intervista al curatore Alberto Garlini è anche l'occasione per tirare le fila delle molteplici iniziative che in questo periodo di crisi sanitaria hanno visto attiva la Fondazione con eventi e incontri in rete e anticipare i diversi scenari ipotizzati per il celebre festival letterario in calendario il prossimo settembre. Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni la presentazione di "Tutte le poesie" di Leonardo Sinisgalli, terzo volume di una trilogia che riporta all'attenzione dei lettori l'opera del poeta-ingegnere lucano (1908-1981) che è stato uno dei protagonisti della cultura italiana del dopoguerra.
I due mesi di lockdown per l'emergenza Covid all'Università del Litorale in un'intervista a Nives Zudič Antonič, direttrice del dipartimento di Italianistica dell'ateneo capodistriano. Il metodo telematico? "Sta funzionando bene, in futuro potrà essere un utile complemento, ma mai sostitutivo del rapporto diretto". Nella rubrica Leggio a cura del critico Luigi Tassoni l'invito alla lettura del romanzo di Giulio Angioni "Sulla faccia della terra", una storia ambientata in una Sardegna lontana nel tempo che presenta alcune analogie con la drammatica situazione dei nostri giorni. E al termine Parole che vanno, su "quarantena".
La scuola al tempo del Covid-19 attraverso la testimonianza di Rok Kobal, insegnante di italiano e inglese presso la Scuola elementare di Capodistria, istituto in lingua slovena del centro città. Con il critico Luigi Tassoni a Leggio l'invito alla lettura di "La parola incrinata", nuova raccolta poetica di Umberto Crocetti. E a chiudere la puntata Parole che vanno, su "responsabilità".
La riapertura graduale delle scuole dal 18 maggio, appena annunciata dal ministero dell'Istruzione di Lubiana, e l'esperienza dello studio a distanza: sono i temi al centro dell'intervista con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore per le scuole con lingua d'insegnamento italiana all'Istituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia, proposta in apertura di puntata. A seguire l'appuntamento con Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, sul volume del filosofo Maurizio Ferraris "Emergenza". E al termine Parole che vanno (droplet).
Accesso gratuito al prestito di e-book e consegna di libri a domicilio, sono alcune delle iniziative pensate dalla Biblioteca centrale di Capodistria per agevolare l'utenza in tempi di isolamento da virus: a parlarcene è il direttore della "Srečko Vilhar", David Runco. Per l'appuntamento con Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, un ricordo di Luis Sepúlveda e del suo instancabile cammino fatto di scrittura e di impegno civile. E al termine la rubrica Parole che vanno, ancora sul lessico dell'emergenza sanitaria.
Con il critico Luigi Tassoni una nuova puntata di Leggio, dedicata al romanzo di Giuseppe Lupo "Breve storia del mio silenzio", in corsa allo Strega. E nello spazio di Parole che vanno il 'vocabolario di guerra' nell'ambito della comunicazione politica e dell'informazione al tempo della pandemia.
Di italiano e di multilinguismo si parla in questa puntata, che propone un'intervista a Nives Zudič Antonič, direttrice del dipartimento di Italianistica dell'Università del Litorale a Capodistria in occasione del ventesimo anniversario di fondazione della facoltà di Studi umanistici dell'ateneo, festeggiato anche con alcune iniziative dedicate al centenario di Gianni Rodari curate dal dipartimento; e ospita a seguire un intervento di Luca Melchior, docente di Multilinguismo alla Alpen-AdriaUniversität di Klagenfurt e promotore del convegno "Forme vecchie e nuove di plurilinguismo nell'Alpe Adria - modello descrittivi, sfide e soluzioni", in programma all'ateneo carinziano il 2 e 3 aprile.
Circa duecento quesiti sul lessico e sulla grammatica dell'italiano posti all'Accademia della Crusca dal sempre più numeroso pubblico che la segue sono raccolti nel volume a cura di Marco Biffi e Raffaella Setti "La Crusca risponde. Consulenza linguistica 2006-2015" (Le Lettere). Abbiamo invitato Raffaella Setti - linguista e collaboratrice di lunga data dell'Accademia - a presentarci la raccolta. Nella rubrica Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, "Vite scritte" di Javier Marías (Einaudi). E al termine Parole che vanno, sulla formazione degli insegnanti nella realtà istriana.
La Società Filologica Friulana giunta al traguardo del centenario in un'intervista al suo presidente, il linguista Federico Vicario dell'Università di Udine. Occasione per scoprire tra passato e presente il ruolo di un'istituzione di grande importanza per il mondo friulano, dal 1919 impegnata nella promozione della "marilenghe", e sfogliare i due splendidi volumi del Numero Unico "Friûl" pubblicato per l'anniversario. A seguire un focus sulla scuola in Istria, con la testimonianza di Daniela Paliaga Janković, già preside del Ginnasio Sema di Pirano, e la rubrica Parole che vanno, dedicata stavolta ai francesismi.
Si discorre di cultura e di lingua italiana a Pirano con la professoressa Daniela Paliaga Janković, insignignita del prestigioso riconoscimento del Comune per la generosa opera di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio storico culturale ereditato dai secoli passati. C'è una consapevolezza nuova intorno a ciò che oggi rappresenta un patrimonio comune, spiega l'ex docente e preside del Ginnasio Sema, attiva anche con alcune pubblicazioni dedicate alla città di Pirano. Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni l'invito alla lettura delle prose d'invenzione e memoria dello scrittore Leonardo Sinisgalli appena riproposte in un volume Mondadori.
La ricorrenza del 10 febbraio, istituita con legge dello Stato italiano nel 2004, è l'occasione per un'intervista al presidente dell'Unione italiana Maurizio Tremul. Nel secondo dopoguerra, con l'esodo degli italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia la nostra lingua in questi territori ha perso il 90% dei suoi parlanti. Ma non si possono comprendere appieno le criticità odierne se non si tiene conto - argomenta Tremul - degli effetti nefasti del comunismo, che ha instillato in molti il timore di esprimersi nella propria lingua materna. Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata all'esodo giuliano-dalmata nella letteratura: un filone che annovera anche scrittori rimasti in Jugoslavia come la polese Nelida Milani, autrice del capolavoro a due voci con Anna Maria Mori "Bora".
Da una leggenda locale il progetto con cui Rovigo e il Polesine rendono omaggio all'Alighieri anticipando le celebrazioni del settecentenario della morte che cadrà nel 2021. A illustrarne i percorsi - una mostra a Palazzo Roncale di Rovigo e altre iniziative - è l'esperto di comunicazione Sergio Campagnolo, che ha ideato l'insieme di attività al debutto a fine febbraio. Nello spazio di Leggio a cura del critico Luigi Tassoni si parla del nuovo romanzo di Giacomo Sartori "Baco", una storia tra abilità e disabilità all'epoca dell'intelligenza artificiale. Chiude la puntata la rubrica Parole che vanno, sui 'lasciti letterari' nelle canzoni italiane.
La puntata propone un approfondimento sul Dantedì, la giornata nazionale per l'Alighieri da poco istituita dal governo italiano in vista del settecentenario della morte del poeta che cadrà nel 2021: sarà il 25 marzo. Ne parla il dantista Domenico De Martino, docente di Storia della critica letteraria all'Università di Pavia e direttore artistico del festival Dante2021, che si svolge da nove anni nel mese di settembre a Ravenna. Prossime al debutto anche le celebrazioni per il 250° anniversario della morte di GiuseppeTartini, il grande violinista e compositore di Pirano d'Istria cui è dedicato nella città natale il progetto Tartini 250: tema, nel corso della trasmissione, di una conversazione con lo storico Kristjan Knez, vicepresidente della Comunità degli italiani piranese "Giuseppe Tartini".
In occasione del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi (1820 - 1911) è ospite della puntata la professoressa Giovanna Frosini, accademica della Crusca e coautrice con Monica Alba di "Domestici scrittori" (apice libri), un volume che raccoglie le lettere inviate al celebre gastronomo dai suoi due fedeli collaboratori, la cameriera Marietta Sabatini e il cuoco Francesco Ruffilli, il cui aiuto fu di grande importanza nella redazione del fortunato manuale "La scienza in cucina". La trasmissione ricorda anche il centenario della nascita di Federico Fellini, con il carteggio "Carissimo Simenon. Mon cher Fellini" (Adelphi) a cui è dedicato Leggio, rubrica a cura del critico Luigi Tassoni. Infine Parole che vanno, su "Dantedì".
Lo stato di salute dell'italiano in alcune città e comuni bilingui della Regione istriana quale emerge da una recente indagine commissionata dal Consiglio della minoranza italiana è il tema che affrontiamo in apertura di puntata con il dott. Aleksandro Burra, uno dei curatori della ricerca. In sintesi: bilinguismo in gran parte ancora sulla carta e uso pubblico dell'italiano, anzi, in fase di regressione. A seguire, con l'intervento dell'autore, "Le meraviglie di Sinisgalli", un saggio di Luigi Tassoni sul poeta ingegnere lucano pubblicato dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli. E al termine Parole che vanno, su "fané".
Punto e a capo ospita la sociolinguista Vera Gheno, autrice di "Potere alle parole. Perché usarle meglio" (Einaudi). Un libro pensato per tutti, con tanti utili consigli ed esempi per un uso efficace dello 'strumento' che ci rende umani. Altra proposta di lettura la favola "Aiaccio" scritta da Biagio Russo e illustrata da Daniela Pareschi per le edizioni Lavieri, al centro dell'appuntamento con Leggio di Luigi Tassoni.
La puntata è un omaggio a una scrittrice e a uno scrittore che, in maniera diversa, attingono entrambi per le proprie storie dai nostri luoghi: la polese Nelida Milani, tornata da poco in libreria con "Di sole, di vento e di mare" (Ronzani Editore), ospite della trasmissione insieme al critico Mauro Sambi; e il triestino Pietro Spirito, recente autore del reportage narrativo "I custodi degli abissi" (ediciclo) di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico e semiologo Luigi Tassoni.
Il professor Giovanni Di Peio è presidente emerito del Comitato di Roma della Società Dante Alighieri e autore del saggio "La Società Dante Alighieri. Le origini", frutto di un'ampia ricerca di documenti editi e inediti sulle motivazioni che portarono alla fondazione della Dante, avvenuta a Roma sotto gli auspici di Giosue Carducci nel 1889, giusto 130 anni fa. Dei risultati della rilevazione Ocse Pisa parliamo invece con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore dell'Istituto dell'Educazione della Repubblica di Slovenia, sede di Capodistria.
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