Sarà necessario ancora qualche mese per dare a Palazzo Gravisi Buttorai la piena operatività e farlo diventare la sede dell’Unione Italiana a Capodistria, oltre che del museo multimediale realizzato con i fondi europei.
L’edificio è uno degli esempi di architettura barocca presenti a Capodistria, il portale, accanto allo stemma nobiliare, porta la data 1664, ma i primi accenni documentati sull’edificio risalgono al 1878. La costruzione del palazzo non fu mai conclusa, e manca ancora il primo piano dell'ala destra rispetto al progetto originale.
Nonostante questo però lo spazio non manca, e all’interno degli antichi locali, restaurati con i fondi europei, dopo una lunga gestazione, troveranno una sistemazione gli uffici dell’Unione Italiana a Capodistria e un centro multimediale, che permetterà, tramite le nuove tecnologie interattive, di conoscere la storia della comunità nazionale italiana.
Originariamente l’inaugurazione era prevista per questa primavera, maggio o giugno, ma le operazioni di ultimazione dei restauri e del trasloco dall’attuale sede dell’UI hanno allungato un po’ i tempi e l’inaugurazione avverrà fra la fine della prossima estate e l’inizio dell’autunno.
Rimangono fra l’altro da ultimare alcuni ambienti, e da arredare gli uffici: i fondi per l’ultima fase del restauro dovrebbero provenire da bandi, e già entro la fine del mese l’Unione Italiana dovrebbe pubblicare il bando per l’assegnazione dei lavori, che in totale valgono una cifra di poco inferiore ai 200 mila euro.
L’ingresso al centro multimediale, realizzato al pianterreno e parzialmente al primo piano, sarà gratuito almeno per i primi cinque anni, come prescritto dalle regole del finanziamento europeo, ma l’Unione italiana intende realizzare al pianterreno una reception, che avrà anche una selezione di gadget e oggetti dedicati alla città e alla comunità italiana per avere un’altra fonte di finanziamento, così come potrebbero essere sfruttati per eventi anche il cortile, l’ex orto della casa, e la terrazza, una delle poche di Capodistria che offra una vista sulla città.
Alessandro Martegani