La manifestazione nata nel 2021 ha diversi organizzatori, e oltre al Comune di Capodistria e l’Ente per i giovani, la cultura e il turismo, ha svolto un ruolo anche la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, la quale ha contribuito con il collettivo di danza contemporanea The Lab proveniente dal vicino Friuli Venezia-Giulia e con il videoartista di Pola Matija Debeljuh, conosciuto bene tra i diversi creatori della Comunità nazionale italiana. Il Festival propone dei contenuti rivolti principalmente ai più giovani, ma non solo, e prevede vari spettacoli artistici e musicali di nicchia, come le arti performative e le produzioni indipendenti. Però non finisce qui, infatti ci saranno anche dei gruppi indie, musica elettronica e sperimentale ed esibizioni teatrali.

Concentriamoci per un attimo sui contenuti del programma proposti dalla Comunità degli italiani di Capodistria. Il collettivo The Lab si esibirà questa domenica con una performance di danza contemporanea. Il progetto di questi giovani danzatori del Friuli Venezia-Giulia nasce con l’obiettivo di “fondere le modalità espressive degli ambienti della danza urbana con quelli della danza contemporanea”. Invece l’artista di Pola, Matija Debeljuh, figura di spicco della nuova generazione di creativi istriani, lavora nell’ambito della videoarte, fotografia e cinematografia sperimentale. Per l’edizione del Festival di quest’anno, martedì 20 giugno verrà presentata la sua videoinstallazione che “si fonda sull’idea della totalità di immagine e suono” che vuole far vivere agli spettatori un’esperienza sensoriale completa.

Sarà una settimana ricca di arte: nella giornata di oggi verrà inaugurata una mostra per poi concludere la serata con una performance elettronica, mentre nei prossimi giorni ci sarà uno spettacolo di marionette, dei concerti e degli spettacoli di danza. Saranno sette giorni che daranno la possibilità di immergersi totalmente nel mondo creativo dell’espressione artistica per conoscere tutte le sue sfaccettature.

B.Ž.