Un consiglio dai toni a tratti polemici quello di questa sera a Pirano, nel quale l'opposizione ha espresso una serie di critiche su alcuni dei temi affrontati che hanno coinvolto direttamente l’attuale dirigenza della CAN piranese, ma anche le istituzioni minoritarie in genere. In primis segnalato da Nadia Zigante il malcontento generato dalla differenza di fondi a disposizione di coloro che hanno lavorato per i campus organizzati nella locale scuola elementare, e il campeggio proposto dall’associazione dei giovani finanziato, secondo alcuni consiglieri, con decine di migliaia di euro per una sola settimana di attività. Una sperequazione denunciata anche dal consigliere Onelio Bernetič che ha anche raccontato di aver richiesto spiegazioni alla CAN costiera, della quale è membro in rappresentanza di Pirano, senza aver ricevuto per ora una risposta; anche perchè ha denunciato non si tengono riunioni in presenza ormai da mesi.
La Zigante, parlando dell’attività minoritaria nella vita politica del Comune, ha polemizzato anche riguardo la scelta dei candidati nelle diverse commissioni che, secondo lei, non interverrebbero mai nel dibattito. La Zigante ha parlato di mancanza di democrazia nelle scelte dell’istituzione, che invece sono state difese dal suo presidente Andrea Bartole, che ha sottolineato l’importanza di nominare persone di fiducia al di là delle loro competenze. Scontro aperto, quindi, sulla gestione delle nomine dentro e fuori l’istituzione minoritaria, tanto che qualcuno ha parlato di posizioni ormai polarizzate.
Per difendere la storia locale tra i progetti in cantiere la scrittura e distribuzione di una guida turistica curata dalla Comunità Nazionale Italiana e di una raccolta dei toponimi del territorio, alcuni dei quali potrebbero essere segnalati in futuro su tabelle anche al di fuori del centro cittadino.
Il presidente Bartole ha ricordato in chiusura la necessità di ottenere al più presto risposte chiare sulla compatibilità o meno del ruolo di consigliere della CAN con quello di vicesindaco professionista, da poco assegnato a Cristian Poletti (anche se la CAN ha detto di non esserne ancora stata ufficialmente informata); il quale non era, però, presente alla riunione.
La Zigante in chiusura ha paventato la possibilità che in un prossimo futuro non solo Poletti ma tutti e tre i consiglieri dell’opposizione possano dimettersi, aprendo in quel caso una “crisi istituzionale”, che bisognerà capire se potrà essere risolta proseguendo con l’attuale consiglio (a quel punto composto da sette membri) o se si dovrà andare ad elezioni.
Barbara Costamagna