Dorina Beržan, poetessa, traduttrice e prima ancora gallerista - a Milano, dov'è vissuta a lungo -, è personalità molto nota nella sua Isola, dove nel 2021 è stata insignita della Targa d'oro del Comune per l'impegno nella cultura e nella conservazione del dialetto locale. La sua prima raccolta di poesie, scritte nella dolce parlata veneta isolana, è "Scoi e onde de vita", un volume pubblicato nel 2008 dalla CAN con la postfazione di Silvano Sau. Sono versi, palpitanti di emozioni e dell'amore per la città natale, che l'autrice ha ora riunito in una nuova edizione, pubblicata dalla Biblioteca civica: "Eco del tempo - Odmev časa", in cui i testi sono accompagnati dalla traduzione in sloveno, a cui lei stessa ha lavorato insieme a Patricija Sosič Kobal. Glielo chiedevano in tanti, ha spiegato durante la presentazione organizzata dalla CAN a Palazzo Manzioli, di poter leggere le sue poesie in sloveno, non comprendendo il dialetto.

Approdata tardi alla poesia, Dorina Bržan si ricorda bene la scintilla che ha fatto scattare la sua passione per la scrittura in versi: è stata la felicità per la nascita del nipotino, che aveva molto atteso. "Mi è venuto tutto istintivo - ci racconta -, scrivere i versi e scrivere in isolano. Sentivo che potevo farlo soltanto in dialetto, la lingua di mia madre. E poi sono molto legata al paese, sono assolutamente una provinciale, anche se ho vissuto per quarant'anni a Milano e altri sei a Zagabria".

Dorina Beržan (a sin.) in dialogo con Erika Gregorič
Dorina Beržan (a sin.) in dialogo con Erika Gregorič