Il documento prevede l’innalzamento delle competenze nel settore dell’educazione e dell’istruzione, nonché l’impegno per la messa in atto della risoluzione sulla politica linguistica, per le parti che riguardano la minoranza e che fino ad oggi sono rimaste lettera morta. Si vorrebbe che nello statuto della RTV di Slovenia ci fosse maggiore autonomia per i programmi della minoranza in fatto di finanze, nomine e direttori. Il ministero della cultura però a riguardo non si sbilancia. Un altro punto verte sulla questione del riconoscimento dei titoli di studio tra Italia e Slovenia, da risolvere in armonia con la legislazione nazionale e l’apposita convenzione europea. Il documento tocca anche la partecipazione del deputato della minoranza agli incontri a più alto livello tra Slovenia ed Italia. Nessun problema per le delegazioni parlamentari, ma in quelle governative entrerà solo eccezionalmente, quando si parlerà prevalentemente di questioni attinenti alla comunità nazionale. L'accordo prevede la ristrutturazione dell’asilo di Santa Lucia e quella appena avviata della scuola elementare e media di Capodistria. Nell'intesa c'è il mantenimento, presso la CAN Costiera, dell’impiegato che si occupa della realizzazione dei programmi economici e della progettazione europea. Previsti 40.000 euro per il centro Carlo Combi, i finanziamenti per le istituzioni comuni e l’equiparazione dei salari dei giornalisti della pagina capodistriana del "La voce del popolo" a quello dei loro colleghi della RTV.
Tra i progetti a lungo termine il primo è quello che riguarda la copertura dei costi per il turn over nei programmi italiani di RTV Slovenia. A tale scopo sono previsti 120.000 euro nel 2023 ed altrettanti nel 2024. Per il rinnovo dell’asilo di Crevatini e l’ampiamento degli spazi della scuola di Isola tutto dipenderà dall’esito dei bandi ministeriali e dalla partecipazione agli stessi da parte delle municipalità, mentre per la palestra della Pietro Coppo di Isola, invece, ci sarebbe la possibilità di reperire fondi alla voce stanziamenti per l’attività sportiva. Prioritario mantenere i corsi di laurea in italiano per le educatrici e gli insegnanti di classe all’Università del Litorale, conservando questi programmi di studio anche dopo il 2024. Tra i punti in agenda l’ampiamento del numero delle ore d’italiano nelle scuole elementari e medie slovene, nonché l’introduzione nei programmi scolastici di elementi legati alla lingua, alla cultura ed alla storia d’Italia e della comunità nazionale in Slovenia. In manteria di imprenditoria potrebbero esserci delle semplificazioni nell’erogazione dei fondi previsti per le minoranze tramite la Legge sullo sviluppo regionale, mentre dovrebbe proseguire anche dopo il 2024 l'assegnazione di mezzi a favore dello sviluppo economico delle comunità nazionali. Si vorrebbe poi disporre di finanziamenti per poter partecipare più serenamente ai bandi europei. Per quanto riguarda invece la costituzione di un fondo transfrontaliero per le aree di confine, su modello di quello varato tra Ungheria e Slovenia, tutto dipenderà da un eventuale accordo bilaterale con l’Italia.
Stefano Lusa