Come di consueto si è parlato principalmente di bilinguismo nell'incontro tra Felice Žiža ed i rappresentanti della Comunità degli Italiani di Crevatini. Il deputato ha ricordato ai connazionali presenti che sono stati istituiti i tutori civici ai quali si possono segnalare eventuali inosservanze del rispetto del bilinguismo. Queste le parole del deputato: "Direi che ormai non è più una novità visto che ne abbiamo già parlato nell'ultimo mese. Siamo riusciti a creare una rete per le segnalazioni delle violazioni del bilinguismo ed il mancato realizzo delle norme sul bilinguismo. Ogni comune e quindi ogni CAN comunale ha nominato il suo tutore civico, che è deputato e quindi responsabile a raccogliere le segnalazioni sulle violazioni del bilinguismo ed a reagire di conseguenza come, o tramite, gli ispettori comunali. Oppure, se la competenza supera il territorio comunale, segnalare la violazione alla CAN Costiera che poi interverrà a livello ministeriale mettendo anche in contatto e quindi informando il deputato, che dovrebbe intervenire assieme alle istituzioni governative ministeriali, affinché la mancata applicazione del bilinguismo venga, in qualche modo, corretta al più presto possibile in maniera ottimale".
Proprio in questi giorni sono presenti alcuni manifesti per le elezioni europee che non rispettano il bilinguismo. Sulla possibilità di una segnalazione per questa situazione Žiža ha risposto: "Io credo che tutto ciò che succede nell'ambito del nostro territorio, quindi dei nostri quattro comuni di insediamento storico, vada segnalato all'ispettorato comunale, che dovrebbe già intervenire da solo. Purtroppo l'esperienza ci insegna che raramente intervengono ed anche se lo fanno (ed in questo senso abbiamo sicuramente ottenuto qualche risultato) è evidente che effettivamente agiscono autonomamente, ma siamo noi, effettivamente, che ci siamo resi conto che dobbiamo interagire con loro e segnalare tramite il tutore civico. C'è anche la possibilità di segnalare direttamente, ma la comodità del tutore civico è proprio questa: noi segnaliamo ad una nostra istituzione, ad un nostro connazionale che è responsabile e che conosce tutte le pratiche per accelerare e per dare anche garanzia che effettivamente la cosa venga rimediata ed anche questa portata avanti in maniera ottimale".
Un bilancio comunque sicuramente positivo, quello stilato dal deputato, ora che la serie di incontri con i connazionali sta per finire: "È stato impegnativo perché siamo riusciti ad andare in 10 comunità. Pirano si è divisa in cinque comunità e quindi in cinque sedi (Sicciole, Santa Lucia, Portorose, Strugnano e Pirano), cosa che mi fa molto piacere ma che ha deciso effettivamente la dirigenza della comunità e della CAN di Pirano, perché il territorio è molto vasto, ci sono quindi connazionali che hanno difficoltà, proprio per la vastità del territorio, ed anche per la difficoltà ad accedere al centro storico di Pirano. Quindi ho deciso di organizzare queste riunioni nelle varie sedi. Poi abbiamo altre cinque sedi, tra Ancarano, Crevatini, Bertocchi e Capodistria per altre quattro realtà, ed infine ad Isola dove invece abbiamo accomunato le due comunità insieme alla CAN. Quindi dieci realtà, dieci riunioni nel secondo giro di incontri. Devo dire che sono abbastanza soddisfatto, sia sulla partecipazione sia sul numero dei connazionali che ha preso parte alle riunioni ed ai dibattiti pubblici. Devo dire che bisognerà lavorare ancora molto perché l'obiettivo è quello di coinvolgere sempre più persone, in modo che vengano informate su tutto quello che sta succedendo nel nostro ambiente, ma soprattutto per stimolarle ad usare la lingua italiana, che direi è il punto principale della della nostra identità e del nostro futuro. Quindi capire che effettivamente è l'uso della lingua italiana a darci identità, nell'arco della giornata, dal mattino da quando ci svegliamo fino alla sera, interagendo con tutte le persone del territorio, con le istituzioni, con gli uffici pubblici ma anche con quelle che sono le realtà private. Anche perché nella realtà privata sappiamo che non rientra in quelle che sono le norme di legge, che non obbligano l'uso pubblico della lingua italiana; ma stimolandoli sono convinto che riusciremo ad ottenere risultati, non solo in ambiente pubblico, ma anche nell'ambiente privato".
Inoltre sulle recenti vicende dell'Università Popolare di Trieste ed i nuovi bandi di concorso che la Regione Friuli Venezia Giulia ha predisposto per l'Unione Italiana, nonostante le promesse elettorali fossero state diverse, Felice Žiža ha dichiarato: "Da quello che ho sentito dire da parte della dirigenza dell'Unione Italiana questa è una soluzione che si era tentato di sospendere e di modificare. Purtroppo l'UPT ed il Friuli Venezia Giulia non hanno ascoltato quelli che erano i desideri o le volontà dell'Unione italiana, quindi direi che non è andata troppo bene. Però l'UPT e la regione Friuli Venezia Giulia fanno riferimento a quella che è una legge specifica proprio per questi bandi. Quindi bisognerà continuare a dialogare con loro e fare in modo che nei prossimi anni effettivamente le cose si orientino e prendano una via per migliorare le condizioni delle nostre comunità ed i finanziamenti di base delle nostre comunità che fanno già tantissimi progetti, sono molto attive, quindi bisogna stimolarle affinché facciano ancora di più. È chiaro, per fare di più i finanziamenti sono fondamentali".
Davide Fifaco