La visita del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a Pirano ha preso il via con l’incontro con il sindaco Andrej Korenika nella sede del Comune. Il ministro si è detto felice di vedere che esiste una proficua collaborazione tra la maggioranza e la comunità nazionale italiana, che in questa sede era rappresentata dal vicesindaco della CNI Christian Poletti, ma anche da una figura di primo piano della minoranza, la vicesindaco Manuela Rojec.
La delegazione si è poi spostata in casa Tartini dove il ministro ha incontrato i dirigenti scolastici degli istituti in lingua italiana di ogni ordine e grado e i consulenti scolastici dell’Istituto dell’educazione della Repubblica di Slovenia. “Un punto di riferimento fondamentale” sono, per Valditara, le scuole della CNI definite “una testimonianza attiva della conservazione del patrimonio culturale e linguistico di questo territorio”. Chieste maggiori occasioni di formazione per i docenti, altri mezzi di supporto al processo didattico anche nelle scuole della maggioranza, ad esempio attraverso scambi e gemellaggi; ed anche un impegno concreto per risolvere le problematiche relative al riconoscimento dei titoli di studio.
Valditara ha poi interloquito con alcuni rappresentanti della CNI in Slovenia e Croazia. “Voi siete un momento importante di difesa della nostra identità , ma anche di dialogo”, ha sottolineato il ministro. “Le CAN sono gli interlocutori di questo territorio”, ha spiegato il presidente della Costiera Alberto Scheriani, che ha ricordato l’acquisizione di Palazzo Tarsia che accoglierà le istituzioni della CNI che secondo lui sta vedendo in questi ultimi anni una crescita numerica. Il deputato al seggio specifico Felice Žiža ha posto alcune questioni secondo lui fondamentali come l’equipollenza dei diplomi, la reintroduzione di una commissione bilaterale tra i due ministeri dell’istruzione e la possibilità di assumere a tempo indeterminato docenti provenienti dall’Italia con percorsi facilitati. Tutte problematiche che il ministro ha assicurato che metterà sul tavolo nell'incontro con il suo omologo sloveno, che dovrebbe avere a breve.
“Noi rappresentiamo tutto il popolo italiano, rimasto dopo i tragici avvenimenti de dopoguerra”, ha dichiarato il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, che, parlando del lavoro fatto dalla sua organizzazione per ricordare questo difficile periodo anche con commemorazioni sui luoghi degli eccidi, ha sottolineato l’importanza che queste vicende diventino parte integrante dei programmi didattici delle scuole in Slovenia e Croazia.
Il ministro nel pomeriggio visiterà la foiba di Basovizza con i ragazzi che con questo viaggio nei luoghi della memoria, sono stati premiati dal MIUR come classe vincitrice del concorso “10 febbraio. Amate sponde. Ricostruire l’esistenza dopo l’esodo tra rimpianto e forza d’animo”.
Barbara Costamagna