La scelta della scuola superiore, un momento di grande importanza per ragazzi e famiglie, che diventa anche una cartina di tornasole per le scuole della minoranza italiana della regione, un'occasione per verificare tenuta e capacità di attrattiva. A preiscrizioni concluse, dunque, si tirano le somme, con l'avvertenza che i dati possono ancora cambiare, sia perché fino al 24 aprile in Slovenia è sempre possibile trasferire la domanda in un'altra scuola, e sia perché le iscrizioni vere e proprie si svolgeranno come sempre nel mese di giugno.
Fatte queste precisazioni, veniamo ai numeri. Cominciando da Capodistria, il Ginnasio Gian Rinaldo Carli conquista 8 nuovi studenti, a fronte degli attuali 19 iscritti al primo anno. Peccato questo calo, perché con complessivi 70 allievi (mai così tanti da decenni) il trend da un po' era in salita, ma il Carli si prepara a trascorrere almeno un anno fuori sede per lavori al Collegio dei Nobili, una prospettiva che ha forse scoraggiato le nuove iscrizioni, è il commento della preside Luisa Angelini Ličen.
Sono 8 anche i neoiscritti al Ginnasio Antonio Sema di Pirano, tutti provenienti anch'essi (come a Capodistria) dalle scuole italiane del territorio, ma alcune altre iscrizioni sono attese come di consueto nei prossimi mesi da Buie o Umago, informa la consulente scolastica Elizabeta Angelini. Il liceo italiano piranese ha visto notevolmente ridimensionarsi negli ultimi anni il numero di iscritti, che attualmente non raggiungono la trentina.
Come c'era da aspettarsi, il maggior numero di iscrizioni si registra alla Scuola media Pietro Coppo di Isola, istituto tecnico e professionale pluri-indirizzo (due corsi quadriennali e tre articolati sulla formula tre+due), con 26 nuovi studenti, di cui 7 dal Buiese - com'è tradizione della scuola -, a fronte degli attuali 30 circa nelle prime classi, spiega la consulente Ana Sironi. Complessivamente, l'istituto conta oggi una novantina di allievi, un dato che negli ultimi anni appare in aumento.
Resta a questo punto da considerare l'eventuale dispersione scolastica nel passaggio fra le scuole dell'obbligo italiane e le scuole superiori che ne rappresentano il naturale riferimento per la prosecuzione degli studi: a conti fatti la forbice si rivela ampia. Su 56 alunni di nona in procinto di lasciare le elementari di Capodistria, Isola e Pirano, appena i due terzi hanno scelto di continuare a studiare in una delle scuole della nostra minoranza.
Per contro, è positivo il dato delle iscrizioni alle prime classi elementari, con 29 nuovi ingressi il prossimo settembre alla Pier Paolo Vergerio il Vecchio, 13 alla Dante Alighieri e 14 alla Vincenzo e Diego de Castro.