Il Comitato per i programmi radiotelevisivi per la Comunità Nazionale Italiana ha approvato la relazione per l’attuazione del piano di programma per il primo semestre del 2019. Una situazione positiva, nonostante tutto, che ha portato ad una stabilizzazione della condizione in cui versano i programmi di radio e TV Capodistria, che in questi anni hanno subito non pochi contraccolpi sia a livello finanziario sia di personale. E proprio su quest'ultimo fronte, qualche risultato si è ottenuto in queste settimane, grazie al lavoro fatto a livello governativo da parte del deputato al seggio specifico Felice Žiža ed alla Can costiera, che hanno ottenuto fondi aggiuntivi all’interno del bilancio dello stato sloveno per il mantenimento di alcuni posti di lavoro a tempo determinato fino alla fine dell’anno.
Un buon esito, come è stato sottolineato dal vicedirettore generale della RTV Slovenia per i programmi per la Comunità Nazionale Italiana Antonio Rocco, che ha ricordato che ciò, però, non risolve quelli che ormai sono problemi endemici dei nostri programmi.
La mancanza di finanziamenti e di quadri continua, infatti, a rimanere una delle grandi questioni anche per il 2020, per il quale oggi è stato presentato dai due capiredattori il piano di lavoro, che il direttore della RTV Igor Kadunc, ha definito “un desiderata”, visto che per ora non è ancora chiaro quelli che saranno i fondi disponibili, in vista di tagli che per lui dovrebbero essere lineari. Una interpretazione che logicamente il comitato non ha condiviso, difendendo la specificità dei programmi italiani per i quali, si è ricordato in più occasioni, le istituzioni minoritarie stanno lavorando a più livelli, ministeriali e governativi, per garantire fondi stabili ed una crescita del personale al di là di quella che sarà l’evoluzione del servizio pubblico radio televisivo, che sarà probabilmente toccato in futuro da una riforma.
Barbara Costamagna