Un Piano finanziario ed un programma di lavoro 2025 provvisori, ha tenuto a precisare il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva in quanto ancora in attesa delle comunicazioni dei finanziatori sugli importi precisi che saranno erogati all’UI. Una programmazione che supera i 12 milioni di euro in gran parte garantiti da Zagabria e Roma ma poi anche da Slovenia, Friuli-Venezia Giulia e Regione Istriana. Al di là dei capitoli di spesa stabiliti dall’UI, l’impiego dei contributi italiani dipenderà - è stato ricordato- dagli indirizzi finali del Comitato di coordinamento e dalla somma che -erogata dal FVG- verrà messa a bando dall’Università popolare di Trieste. Oltre che ad accogliere l’assestamento del Bilancio 2024 dovuto ad un incrememto dei contributi del governo croato, ed un piccolo aumento dei pagamenti per le prestazioni intellettuali, l’Assemblea ha approvato il nuovo assetto e l’organizzazione di lavoro dei servizi amministrativi dell’UI di Fiume. La nuova disposizione va a sostituire quella accolta nel 1994. “Le cose andavano modificate anche in base alle nuove disposizioni di legge, ma dopo 30 anni andava data certezza ai dipendenti, alle persone che quotidianamente si dedicano alla CNI”, ha detto Marin Corva e ricordando la Relazione sul lavoro svolto nell’ ultimo biennio ha aggiunto: “In questo momento stiamo gestendo il doppio di finanziamenti rispetto al 2018 e attuando il triplo di attività rispetto a solo sei anni fa”. Spiegando cosa cambia, il responsabile dell’esecutivo ha affermato: “Si tolgono alcuni incarichi, si inserisce la funzione del capo ufficio che sarà una persona a supporto del presidente della Giunta e si stabiliscono per la prima volta in modo trasparente gli importi dei salari nelle varie categorie”.

Foto: Radio Capodistria
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Da rilevare che la riunione ha registrato un piccolo impasse iniziale e dovuto alla mozione del consigliere Krsto Babich che rigettava un emendamento presentato dal Presidente UI Maurizio Tremul che chiedeva l’inclusione nel Piano Finanziario dei mezzi necessari all’allestimento del Museo Multimediale della CNI a Capodistria. Dopo l’iniziale respingimento della mozione la questione si è ripresentata al momento della discussione sul Piano.

Foto: Radio Capodistria
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Messo ai voti, l’emendamento è stato respinto con tre voti contrari e 36 astenuti. La situazione ha messo in difficoltà il presidente dell’Assemblea Paolo Demarin che spiega: “Il presidente UI avrebbe dovuto anche in qualità di responsabile del progetto coordinare l’iniziativa con la Giunta esecutiva e non proporre emendamenti alla Presidenza dell’Assemblea; non dico che non lo può fare però gli atti interni e il regolamento non precisano chi può emendare il piano di previsione e chi no”. Demarin si è richiamato -dice- alla parte generica relativa ai proponenti di atti e decisioni e ha fatto votare l’emendamento ma nel contempo ha avvertito: “Dobbiamo stare attenti e fare chiarezza all’interno di questi documenti perché stiamo parlando di un confronto tra le due massime cariche dell’Unione italiana che contemporaneamente e congiuntamente sono i legali rappresentanti dell’UI e che a mio avviso dovrebbero avere una linea guida di programmazione condivisa prima di entrare nel vivo dei lavori dell’Assemblea”.

Foto: Radio Capodistria
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