"I miei auguri vogliono essere un auspicio affinché il nuovo anno porti salute per tutti, prosperità e condivisione, non solo tra i nostri connazionali ma anche con il popolo di maggioranza, promuovendo così un’ulteriore integrazione. Nel 2024 siamo riusciti a ottenere risultati molto positivi per la Comunità nazionale italiana in Slovenia, senza dimenticare quella presente in Croazia, dato che siamo legati all'Unione Italiana, che ci coinvolge in numerose attività comuni.
Per quanto riguarda la Slovenia, credo si sia lavorato molto bene su tutti i livelli. La collaborazione tra le istituzioni e gli enti è solida e si è ulteriormente rafforzata, anche con la Comunità nazionale slovena in Italia. I rapporti bilaterali stanno migliorando, le attività reciproche aumentano e i contatti con la nostra madrepatria sono sempre più vivi e attivi. Tuttavia, dovremo continuare a migliorare questa cooperazione.
Un esempio significativo di collaborazione nel 2024 è stato il lavoro svolto in ambito scolastico. Abbiamo coinvolto i dirigenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, nonché l’Università in lingua italiana. Abbiamo lavorato sui curricula, sulla riforma scolastica e sui programmi di studio, oltre che sui testi, sui libri e sulle traduzioni. Tra i risultati concreti ottenuti, spicca l’inserimento nella legge sulle scuole elementari della verifica nazionale delle competenze per la lingua italiana nelle scuole slovene del territorio nazionalmente misto, almeno una volta ogni tre anni, durante il nono anno scolastico. Questo passo rappresenta un progresso fondamentale e si spera che il processo continui. L’obiettivo è garantire che le nuove generazioni possano riscoprire e padroneggiare quella che considero la lingua più bella del mondo.
Guardando al 2025, abbiamo due grandi progetti da realizzare. Il primo riguarda il completamento del memorandum trilaterale del 1992 tra Slovenia, Italia e Croazia. Questo documento prevedeva che, subito dopo la firma da parte di Italia e Croazia, si sarebbero stilati tre accordi bilaterali. Nel 1996 è stato redatto l'accordo Dini-Granić, mentre gli altri due sono rimasti in sospeso. Quest'anno, il governo sloveno ha dato luce verde per avviare il processo di stesura di questi accordi. Ho già preso contatti con il deputato del Sabor, Furio Radin, e penso che riusciremo a portare avanti questo progetto. Tra i punti centrali, vi è la tutela degli interessi di TV e Radio Capodistria, intese come emittenti uniche della Comunità nazionale italiana. Queste rappresentano un ponte culturale e linguistico tra Slovenia, Croazia e Italia e sono di fondamentale importanza per la diffusione della nostra lingua e cultura.
Con l’Italia, l'accordo sarà arricchito da ulteriori elementi, tra cui l’istituzione di un fondo di sviluppo per la base economica della Comunità. Sebbene ne stiamo discutendo da due anni, non abbiamo ancora raggiunto risultati concreti. È essenziale procedere con determinazione per concretizzare questi obiettivi strategici".

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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