In questi giorni è iniziato il trasferimento della redazione e di altri impiegati della testata Primorske Novice da Palazzo Tarsia nel centro di Capodistria allo stabile che in passato ospitava la direzione del Cimos a Salara. Il palazzo storico, in cui il quotidiano ha avuto sede per quasi 60 anni, in futuro diventerà il centro delle istituzioni della Comunità nazionale italiana in Slovenia. Il caporedattore responsabile del quotidiano, Denis Sabadin, ha affermato che "la manutenzione di Palazzo Tarsia, che ha origini nel Medioevo, è molto impegnativa e anche gli interventi nella progettazione degli spazi sono limitati a causa della tutela del patrimonio culturale. L'importante - secondo Sabadin - è che le Primorske Novice restino a Capodistria".
Intervenendo oggi nella trasmissione Glocal, Alberto Scheriani, il presidente della CAN Costiera - istituzione che ha rilevato Palazzo Tarsia, ha confermato che la consegna delle chiavi, tra i due enti, avverrà il 31 gennaio.
"Noi dovremmo prendere le chiavi del palazzo alla fine del mese, l'ultimo giorno del mese. Devo dire che noi abbiamo già avuto degli incontri, ci siamo fatti dare la documentazione, soprattutto la planimetria dello stabile, per capire come gestire gli spazi che sono all'interno e per capire in primo luogo, le istituzioni che entreranno, che spazi avranno poi a disposizione e come verranno distribuiti tra di noi. Naturalmente non entreremo con il primo di febbraio, perchè abbiamo intenzione di fare dei piccoli lavori di manutenzione. Prevedibilmente prenderemo possesso degli uffici i primi giorni di aprile. Dopodichè sarà necessaria anche una ristrutturazione più seria del palazzo, in modo serio e professionale. Ci faremo aiutare da qualche architetto, in modo tale che possa fare uno studio completo di questo palazzo che è anche sotto la tutela dei beni storici, che è uno dei più belli di Capodistria. E' un acquisto non soltanto per noi, come comunità italiana, ma per tutta la città. Un palazzo che in questo momento è privato, ma che diventerà pubblico nel momento stesso che ne prenderemo possesso", le parole di Scheriani. (ep, ld)