L’esibizione degli strumentisti del teatro Verdi ha accompagnato la presentazione a Capodistria della stagione sinfonica, di balletto e opera del teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Non è la prima volta che il Verdi presenta le proprie attività oltreconfine: già l’anno scorso, sempre in collaborazione con il festival Estivo del Litorale e la Comunità degli italiani “Santorio Santorio”, c’è stata un’iniziativa analoga, che però quest’anno ha assunto una veste più solenne, con la presentazione nella sede della Comunità degli italiani.
“Il teatro di Trieste – spiega il sovrintendente del teatro Verdi, Giuliano Polo - fa riferimento a un'ampia area culturale, che va un po’ oltre i confini geografici, che sono diciamo artificiali: una parte importante del pubblico a cui ci rivolgiamo è quello dell'Istria, in particolare al pubblico di Capodistria alla Comunità italiana, con la quale c'è già una collaborazione tesa a favorire la frequentazione del nostro teatro da parte di questa comunità. Per noi è molto importante essere un polo di riferimento per la lirica rispetto a quest'area geografica”.
“Questa non è la prima volta che presentiamo il programma qui – ha aggiunto la presidente del Festival Estivo del Litorale Neva Zajc -: è la seconda volta che facciamo questa presentazione. Abbiamo deciso di organizzare l'evento insieme al Teatro Verdi, con cui collaboriamo già da diversi anni. Ogni anno, nella nostra area, l’interesse verso gli spettacoli al Verdi area aumenta. Abbiamo instaurato un rapporto davvero molto positivo, e ormai è diventata una tradizione: all'inizio di ogni stagione ci incontriamo a Capodistria per presentare il programma. Quest'anno, inoltre, abbiamo anche dei musicisti”. “Questo teatro d’opera – ha aggiunto - è il più vicino a noi, ed è del tutto logico che noi, da Capodistria, Isola, Pirano e dalle città costiere, andiamo a vedere spettacoli a Trieste, quindi, facilitare la comprensione del programma e per rendere tutto più vivo, i rappresentanti del teatro sono venuti a Capodistria”.
La stagione sinfonica è già iniziata, ma sarò possibile assistere a concerti fino a dicembre, mentre nel cartellone della lirica e del balletto figurano classici come la Traviata o Rigoletto, fino a opere più innovative come il Candide di Bernstein.
Polo ha anche ricordato come, dopo il periodo del covid, lo scenario sia cambiato: si fanno meno abbonamenti ma più biglietti, ci si muove maggiormente, in un mondo più complesso ma anche con nuove opportunità, “che ci spingono ad allargare i nostri orizzonti”: “Il Verdi è un teatro aperto a tutti – ha spiegato - con un repertorio che cerca di abbracciare un po’ tutti gli autori, con i classici accanto a titoli meno frequentati”.
“Quest'anno – ha aggiunto Polo - dedichiamo molto alla cantabilità dell'opera italiana, inaugureremo la stagione con la Traviata, un'opera rappresentatissima, ma poi avremo Lucia di Lammermoor, in cui siamo riusciti ad avere Jessica Pratt, che è una cantante che in quel ruolo ha fatto la storia, e poi un'edizione con grandi voci di Rigoletto. Questo potrebbe essere il filo conduttore, però naturalmente il nostro teatro è un teatro di produzione; quindi, cerchiamo di affrontare tutto il repertorio. Non mancherà l'opera tedesca di Wagner, l'Olandese volante, Mozart con il Ratto dal Serraglio, poi concluderemo con un'opera nuova per Trieste che è Candide di Bernstein”.
Il teatro Verdi ha avviato collaborazioni anche con il teatro di Lubiana, in particolare per il balletto, a dimostrazione che l’arte e la cultura non conoscono confini, come ha sottolineato anche il presidente della Comunità degli italiani, e vicesindaco di Capodistria, Mario Steffé: “Siamo contenti che il Teatro di Trieste, una grande città che ha molti punti di contatto con Lubiana artisticamente, abbia deciso di presentare la stagione a Capodistria. Si tratta di un rapporto già sviluppato, grazie alla collaborazione con i festival e con la comunità degli italiani, un rapporto – ha aggiunto - fra due realtà frontaliere che va stimolato e seguito, perché c’è grande interesse anche da parte nostra alla stagione del Verdi”.
Presente alla presentazione anche il console d’Italia a Capodistria Giovanni Coviello, che ha sottolineato come iniziative come questa facciano parte della cosiddetta “diplomazia culturale”, per diffondere la bellezza culturale dell’Italia, valorizzando, con iniziative di altissimo livello, le grandi opportunità che ci sono da questa parte del confine.
Alessandro Martegani