“Un appuntamento all’insegna dell’amicizia e della fratellanza, che rallegra e colora Dignano”, ha detto il sindaco Edi Pastrovicchio al termine della sfilata dei gruppi per via Merceria e dopo il piccolo assaggio offerto da tutte le compagnie sul grande palco allestito in Piazza del Popolo. “Una grande emozione, bellissimo avere ogni anno altri gruppi e specialmente quelli che arrivano dall’Italia perché sono nostri connazionali e rappresentano la nostra Madre patria”, ci ha raccontato Livio Belci, veterano del gruppo folcloristico della Comunità degli italiani di Dignano che organizza la manifestazione ed ha aggiunto: “D’altro canto, noi offriamo, e ne siamo onorati, uno spaccato di questa nostra Istria, multietnica e plurilinguistica”.
“Viva il Leron che è volontà di allargare i propri orizzonti e guardare lontano; che è curiosità, apertura, voglia di conoscere e farsi conoscere”, ha detto la vicepresidente della Regione istriana, Jessica Acquavita, mentre il vicepresidente del Sabor e parlamentare CNI, Furio Radin, e il presidente della Giunta dell’Unione italiana, Marin Corva, hanno puntato sul ruolo attivo, internazionale e senza confini assunto in questa come in altre manifestazioni dalla componente italiana.
Ieri sera, come si diceva, alla breve performance di tutti i gruppi è seguita l’esibizione di quelli locali: della CI Dignano, della Società artistico-culturale “Vodnjan” e dei montenegrini di Peroj. Questa sera il palco sarà riservato alle sei compagnie folcloristiche ospiti che quest’anno arrivano da Italia, Polonia, Grecia, Serbia e Slovenia. Quest’ultima è rappresentata dall’associazione “Rak” di Rakek mentre dalla Serbia è arrivata l’associazione della minoranza croata di Subotica, in Vojvodina. “Opportunità come questa sono fondamentali per conoscere e far conoscere l’identità culturale, gli usi e i costumi delle nostre tradizioni e oserei dire che, per chi come noi esprime quelli di una minoranza etnica, l’occasione ha un valore aggiunto”, ci ha detto Marin Jaramazović dell’Associazione “Bunjevačko kolo” arrivata a Dignano con un numeroso gruppo formato in gran parte da giovani.
Due i gruppi italiani: i “Posagnot” della provincia di Treviso e i “Stelutis” di Udine. Questi ultimi sono guidati dal presidente Tiziano Ridolfi che non ha mancato di elogiare la serata prefestival di venerdì dedicata alla “furlana”, ballo tipico di queste nostre terre e che così si è espresso al nostro microfono: “È importantissima la fratellanza che si crea in queste occasioni che sono un momento di scambio culturale perché ognuno di noi offre qualcosa del proprio paese, ognuno di noi riceve qualcosa dal paese che ci ospita”.