La data originaria avrebbe dovuto essere il mese di aprile, ma bisognerà attendere ancora un po’ per vedere di nuovo occupati i locali di palazzo Tarsia, antico edificio del 1500, sede, fino al mese di gennaio, dalla redazione del Primorske Novice,
La proprietà dell’antico edificio, che prende il nome dalla famiglia che nel 1600 lo acquistò e lo rinnovò in stile barocco (c’è ancora l’aquila con le ali aperte sotto il balcone della facciata, a ricordo del generale Jacopo Tarsia, che ottenne il titolo nobiliare della famiglia), dallo scorso ottobre è passata alla Can Costiera, e la struttura diventerà la sede delle istituzioni della comunità italiana.
I tempi del trasloco si stanno però allungando: la prima data indicata inizialmente per il trasferimento era il mese di aprile, ma tutto slitterà di almeno un paio di mesi.
La situazione, già rallenta dalle operazioni di trasloco della redazione del Primorske Novice, che ha lasciato il palazzo a fine gennaio, si è complicata anche per la necessità di sgomberare le stanze dagli arredi lasciati all’interno, che non possono essere riutilizzati, e anche dalle valutazioni in corso sui lavori di ristrutturazione.
Abbandonata l'ipotesi di una ristrutturazione totale immediata, l’idea sarebbe quella, una volta liberati gli ambienti, di dare un’imbiancata e fare entrare prima la Can Costiera e il Centro Combi, e poi, una volta sistemati meglio i locali, anche la Can di Capodistria, l’AIA e l’Associazione giovani della CNI. Solo in seguito si penserà a una ristrutturazione più profonda, con fondi e tempi però ancora tutti da stabilire.
La Can Costiera sta valutando come reperire i finanziamenti con dei bandi, e dovrebbe presentare un progetto per una ristrutturazione completa entro l’anno; a quel punto probabilmente i lavori procederanno per piani, partendo dal secondo e dal pianterreno, che sarà adibito probabilmente a sala per eventi, mentre gli uffici, nel corso della ristrutturazione, lavoreranno nel sottotetto.
Alessandro Martegani