Pirano questo fine settimana all'insegna della tradizionale festa del Patrono San Giorgio e dei salinai. Numerose le attività in tutta la città e nelle vicine saline di Sicciole e Strugnano. La tradizione vuole che in occasione della festa di San Giorgio, che porta la primavera, l'opulenza e la felicità, le famiglie dei salinai si rechino al lavoro alle saline, per preparare i campi di sale per l'estate. Ricco il programma musicale e culturale, iniziato già ieri, tra cui una fiera, una mostra fotografica e laboratori creativi per i più piccoli. Oggi, a partire dalle 9 in piazza Tartini al via il programma musicale, cui seguirà la tradizionale processione dalla chiesa di San Pietro fino al Duomo di San Giorgio con la messa. Alle 13 invece la partenza simbolica di una famiglia di salinai verso le saline. Il parco naturale di Strugnano offre una visita gratuita delle saline e della laguna, così come sarà possibile visitare gratuitamente le saline di Sicciole, il museo e l'ex magazzino Monfort. Dionizij Botter ha sentito il Presidente della Can di Pirano, Andrea Bartole:
"San Giorgio è il patrono della città di Pirano e quindi per noi ha un'importanza veramente rilevante proprio perché' siamo qui come comunità italiana a fare di tutto per mantenere vive le nostre tradizioni, il nostro patrimonio storico, culturale e quindi la festività di San Giorgio legata al patrono della città e ai salinerai è per noi qualcosa di imprescindibile. Siamo soddisfatti di poter partecipare e di fare nuovamente questo evento in presenza, come l'anno scorso perché ce tantissima gente che ha voglia di festeggiare il patrono, partecipare alla processione e di stare in piazza a Pirano tutti assieme in compagnia proprio perché è una festa molto sentita. Noi come comunità degli italiani ci teniamo a essere presenti e a portare avanti questo tipo di iniziative, proprio perché' fanno parte della nostra tradizione, della nostra identità e in particolare questo è un modo per fare aggregazione, socializzare e per ritrovarci la domenica come si faceva un tempo."
Dionizij Botter