Nel fecondo filone della letteratura dell'esodo va inquadrato il libro "Non capivo" del 73.enne Romano Bosich, presentato ieri sera alla Comunità degli Italiani di Gallesano. Dopo il saluto della presidente della Comunità Debora Moscarda, l'autore è stato introdotto dal giornalista Silvio Forza. "Non si tratta di un libro politico o rivendicativo" ha spiegato Forza "ma è il racconto del trauma dell'esodo visto come un castigo subito senza colpe da un bambino di 6 anni che non capiva il perchè della partenza da Pola". Anche se molto tardi Romano Bosich ha poi capito, come ci spiega.
"Ho capito nel 2018 quando ho visto Pola con un occhio diverso. Allora ho scoperto tutto il sacrificio fatto da mio fratello nelle sue ricerche, facendomi vedere questa città e questa terra veramente in un modo diverso. In quel momento ho scoperto l'Istria che avevo dentro e che mi è venuta fuori, e allora ho cominciato a ragionare del perchè non scriverlo". In precedenza il libro è stato presentato a Rovigno e a Pola. L'autore, che sta per rientrare in Sicilia dove ora risiede, non esclude che possa scrivere altri libri sulla stessa tematica.
Valmer Cusma
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