Come era ipotizzabile da alcuni episodi che si sono registrati nelle scorse settimane nella politica minoritaria a livello locale, la riunione costitutiva della CAN Costiera si è svolta non senza polemiche.
A sollevare dubbi sulla regolarità del voto è stata in apertura la piranese Nadia Zigante, del gruppo “Impegno e futuro”, che ha sostenuto che alcuni articoli del regolamento di procedura sarebbero in contrasto con lo Statuto della Can Costiera. La Zigante ha ricordato che in base al principio di rotazione questo mandato spetterebbe a Pirano, e perciò la CAN di Pirano avrebbe dovuto chiedere ai suoi consiglieri di rinunciare alla presidenza; cosa che non è stata fatta dal presidente Andrea Bartole, che avrebbe rifiutato la proposta mossale dal suo gruppo. Perciò la proposta di candidati non piranesi non sarebbe regolare.
Un modo di agire che secondo la Zigante sarebbe diretta conseguenza di quello che secondo lei è il conflitto di interessi che esisterebbe tra il lavoro di segretario della CAN Costiera di Bartole e il ruolo di presidente della CAN piranese dello stesso. Bartole, anche lui presente alla riunione, ha risposto alle accuse, ricordando che neanche in passato (anche quando la CAN di Pirano era guidata da lei), non si è mai proceduto nel modo che adesso sostiene essere l'unico rispettoso delle leggi; comunicando anche la sua intenzione di valutare una possibile denuncia per diffamazione nei confronti della consigliera che con queste affermazioni lo avrebbe diffamato pubblicamente.
Il presidente uscente, Alberto Scheriani, ha, invece, difeso la democraticità della Costiera e del suo modo di scegliere la dirigenza che per essere eletta deve ottenere più dei due terzi delle preferenze; mentre per quanto riguarda l’articolo 16 che prevede la rotazione dei vertici in base ad un “principio territoriale”, secondo lui è da intendersi come “regola”, non come “obbligo”. “Noi stiamo facendo delle proposte” e spetta ai singoli candidarsi ed “esercitare il proprio diritto al voto”, ha dichiarato; aggiungendo in modo sarcastico che sono altre le istituzioni della CNI che in questi anni hanno continuamente cambiato statuto per mantenere lo stesso presidente; mentre nello stesso periodo la CAN ne ha cambiati quattro e ha operato sempre, secondo lui, garantendo il quorum, non come "queste altre".
Alberto Scheriani, unico candidato alla presidenza, è stato poi confermato alla guida della Costiera con dieci voti a favore e l’astensione di Nadia Zigante. Alla vicepresidenza sono stati eletti Evelin Zonta, Linda Rotter e Kristjan Knez. Per quanto riguarda quest’ultimo, la CAN ha chiesto preventivamente alla commissione anticorruzione un parere sulla compatibilità o meno della ruolo di vicepresidente con quello di direttore del centro culturale "Carlo Combi", ricevendo una risposta positiva.
La Zigante, dopo l’elezione ha lasciato la riunione, non partecipando alla successiva seduta straordinaria con la quale sono stati eletti nel Comitato di Controllo Alfred Štok, Enzo Scotto di Minico e Giorgio Rosso.
Barbara Costamagna