", anche con proposte critiche che mi hanno fatto riflettere", ha detto Maurizio Tremul all'inizio del suo ultimo incontro con i media prima del silenzio elettorale.
"Ringrazio i connazionali che hanno sostenuto la mia candidatura, anche pubblicamente; "soprattutto Manuela Rojec", Presidente della CI piranese, che lo ha fatto pubblicamente, mentre altri Presidenti hanno appoggiato altri candidati di nascosto", ha polemizzato.
Tremul ha voluto poi ringraziare le Comunità e le Can che hanno organizzato i confronti, ai quali ha dichiarato ha aderito nella forma proposta senza fare alcun tipo di pressione; e anche Bruno Orlando per il FairPlay dimostrato durante i dibattiti sul territorio.
Tremul ha presentato, poi, anche alcune novità che sono aggiunte al suo programma "in corsa":il limite di due mandati, la limitazione degli incarichi all'interno della CNI, l'impegno per lo sviluppo della pace di quest'area, la prosecuzione dell'appuntamento degli aperitivi e l'apertura di un blog.
"Auspico inoltre", ha aggiunto "che già nel mese di giugno a Capodistria vengano messe le targhe dei toponimi ed omonimi in italiano e sloveno".
Per quanto riguarda le modalità di voto ha segnalato di aver informato la commissione elettorale centrale di due episodi che sono avvenuti a Isola e Pirano, dove sono state indicazioni errate o non è stata data automaticamente all'elettore la scheda per il seggio specifico. "Non è necessario fare la graduatoria, anche le schede con un voto sono valide", ha ricordato Tremul, "voglio, così, fugare la confusione che si potrebbe creare rispetto alle indicazioni che abbiamo dato tutti noi tre candidati".
"Nel mio lavoro ho voluto mettermi a servizio di quella che io considero la mia famiglia allargata e questo lo farò anche se sarò eletto domenica come deputato a Lubiana.", ha detto,"gli elettori conoscono i miei pregi e i miei difetti, e sanno che mantengo gli impegni che prendo".
"Comunque finirà per me è stata una bellissima esperienza, perchè ho incontrato tanti connazionali che hanno a cuore CNI e per i quali vale la pena sacrificarsi", ha concluso.
Barbara Costamagna