Virginia Raggi Foto: Reuters
Virginia Raggi Foto: Reuters

Dopo la tappa rovignese ieri, visita alla Scuola Media superiore italiana di Pola e alla locale Comunità degli Italiani.

Per Virginia Raggi la visita in Istria - e l'incontro con la minoranza italiana - è stata una scoperta in tutti i sensi. ''Ci avete accolto come se fossimo parte della comunità e questa è un'esperienza da ripetere anche in futuro", ha dichiarato la sindaca di Roma nel congedarsi da Pola, dopo l'incontro congiunto che ha visto presenti i vertici della Regione Istriana, della municipalità, della locale Comunità degli Italiani e dell'Unione Italiana. Un'Istria che trae forza dalla propria multiculturalità' e dalla presenza della componente italiana che è parte integrante del tessuto sociale e culturale di un territorio che vanta la propria specificità, è stato spiegato alla Raggi. "Un clima che facilita la ricucitura dello strappo che la storia ha causato consapevoli che la storia non si deve ripetere", si è sentito dire da più voci nella Città dell'Arena, dove è stato salutato il lavoro con i giovani, portato avanti dall'amministrazione capitolina.

In queste due giornate gli studenti romani hanno avuto modo di toccare con mano i luoghi che parlano delle foibe, dell'esodo ma anche di conoscere - con le visite alla Comunità degli italiani e al Centro storico di Rovigno e quindi alla Scuola Media superiore italiana di Pola - la realtà dei rimasti. "Una realtà che per scelta si vede impegnata nel mantenimento della propria identità e nella salvaguardia della lingua e della cultura italiana, cose che in Italia si danno per scontate", la riflessione conclusiva della Raggi che ha sollecitato la creazione di legami che abbiano l'obbiettivo comune di creare comunità.