Un progetto nato come segno di speranza dopo l'emergenza pandemica. Per la prima volta da quando il titolo di Capitale italiana della cultura è stato istituito, due città danno vita a una capitale unica, "condivisa". Sono le lombarde Bergamo e Brescia, dove il Covid come si sa ha picchiato duro, e che ora diventano città simbolo della cultura italiana del 2023.
Comune è il tema, volutamente singolare e non plurale, "La città illuminata", declinato in una serie di percorsi che saranno anche l'occasione per mostrare i "tesori nascosti" di due città conosciute piuttosto per "le loro imprese e la manifattura". Tra questi il Museo di Santa Giulia e il Parco archeologico Brixia a Brescia e le Mura veneziane a Bergamo, patrimoni Unesco.
I tantissimi eventi in programma fino a dicembre (oltre 500, che in gran parte devono ancora essere annunciati) saranno spesso in contemporanea o in dialogo fra loro. Accadrà fin dall'inaugurazione, lunga tre giornate, al via venerdì 20 gennaio con la cerimonia di apertura in diretta televisiva sul doppio palcoscenico del teatro Donizetti di Bergamo e del Grande di Brescia, connessi fra loro: a Brescia interverrà il capo dello Stato Sergio Mattarella, a Bergamo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Sabato 21 una giornata di festa popolare, con cortei, musica e spettacoli, mentre la domenica nelle due città saranno aperti tutti i musei e gli altri luoghi della cultura, e ci saranno visite guidate, concerti ed eventi.
Due le grandi mostre d'arte che inaugureranno l'anno della Capitale italiana della cultura 2023, l'una a Brescia sui maestri bresciani e bergamaschi della pittura del Rinascimento, l'altra a Bergamo su Cecco del Caravaggio, che fu allievo del Merisi.