Terza maggiore città della Sassonia dopo Lipsia e Dresda, Chemnitz, la "Manchester tedesca", com'era chiamata un tempo per lo sviluppo dell'industria tessile e poi anche dell'automobile, è accanto a Nova Gorica e Gorizia la Capitale europea della cultura per il 2025, riconoscimento che si appresta a celebrare dal prossimo fine settimana all'insegna del motto "C the Unseen", ovvero Chemnitz "la non vista" o "l'invisibile". Saranno oltre mille gli eventi, estesi anche alla regione circostante, realizzati con una forte partecipazione della comunità e un partenariato amplissimo, che comprende anche partner di altri Paesi, in particolare dell'Europa orientale. I progetti infatti spaziano da iniziative artistiche a programmi di cooperazione con una rete di scambi e collaborazioni internazionali. Forte è l'impronta europeista, in linea con la volontà dichiarata di creare una rete di "artefici europei della democrazia". Tra le iniziative di spicco, #3000Garages è il progetto pensato per coinvolgere la popolazione più lontana dal mondo dell'arte, mentre il percorso intitolato "Purple Path art" presenta, in 38 comuni limitrofi a Chemnitz, installazioni e sculture di importanti autori tedeschi e stranieri invitati a raccontare con le loro opere le storie degli abitanti, dell'industria e dell'artigianato della regione. Tra le mostre, la retrospettiva dedicata a Edvard Munch e al Realismo in Europa negli anni Venti e Trenta.

Congratulazioni alle Capitali europee della cultura 2025, Chemnitz e Nova Gorica - Gorizia (che inizierà invece la sua corsa l'8 febbraio) sono state espresse dal Commissario per l'Equità intergenerazionale, i giovani, la cultura e lo sport Glenn Micallef. "Mi aspetto - ha affermato - un anno intero di celebrazioni che mettano in luce la diversità, le identità e i valori delle culture europee, evidenziando al contempo ciò che unisce i cittadini europei nella celebrazione della nostra diversita', identità e valori".

Secondo il commissario UE, sarà questa anche "un'occasione per riflettere sull'impatto di questa prestigiosa iniziativa" lanciata esattamente quarant'anni fa, nel 1985, su proposta di Melina Merkouri, ministra greca della Cultura, con Atene prima Capitale europea della cultura.

Un'immagine della città sassone di Chemnitz
Un'immagine della città sassone di Chemnitz