Il Dramma italiano riporta in scena Carlo Goldoni, autore che la compagnia della nostra minoranza ha spesso frequentato nel corso dei suoi quasi settant'anni di attività. La scelta è caduta stavolta su "La moglie saggia", una delle commedie più singolari del teatro goldoniano, rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1752.
La storia ha un'inaspettata vena noir: l'impulsivo conte Ottavio, sopraffatto dalla passione per la capricciosa marchesa Beatrice, vorrebbe sbarazzarsi della virtuosa moglie Rosaura, figlia del mercante Pantalone, e tenta di avvelenarla. Ma lei, scoperta la trama delittuosa, non si dà per vinta, riuscendo con coraggio e determinazione a salvare il proprio matrimonio e a riconquistare il marito, al quale concederà il perdono. A questa vicenda dalle tinte un po' cupe, da thriller psicologico, in cui spicca la figura di una donna per i suoi tempi modernissima, consapevole di sé, e capace di prendere in mano il proprio destino, si intreccia quella più leggera dei servi, con l'immancabile Arlecchino e con la coppia Corallina - Brighella, i cui interventi comici servono a stemperare l'atmosfera e a denunciare e deridere le abitudini viziose dei loro padroni.
Mai rappresentata prima d'ora in Croazia, "La moglie saggia" debutta a Fiume in una coproduzione con il Teatro Stabile del Veneto che rappresenta, nelle parole del direttore del Dramma italiano Mirko Soldano, "un'importante operazione culturale, che riporta il Dramma italiano al centro della scena teatrale nazionale". Cura la regia e l'adattamento del testo Giorgio Sangati, regista, drammaturgo, docente di recitazione già noto per altri fortunati lavori anche con lo Stabile del Veneto. Sangati spiega di aver cercato "di ricostruire questo classico nel presente per parlare ai giovani, trasformando il linguaggio goldoniano in un'azione che sia fruibile e riconoscibile oggi". Rosaura è l'attrice Camilla Semino Favro, conosciuta per numerosi film e serie tv; Ottavio ha il volto di Ivan Alovisio. Nel cast anche gli attori della compagnia fiumana Aurora Cimino, Stefano Iagulli, Giuseppe Nicodemo, Andrea Tich.
Dopo il debutto al Teatro Ivan de Zajc dal primo al cinque febbraio lo spettacolo è atteso a Pirano, al Teatro Tartini lunedì 10 febbraio, per spostarsi quindi al Goldoni di Venezia e al Verdi di Padova.