Folkest a Capodistria trentunesimo anno, un dittico di concerti che si chiude stasera con Enrico Ruggeri, sempre nell'antico magazzino del sale di piazza Carpaccio, scenario che ieri ha accolto i Calegaria. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati di musica italiana, un'occasione per ripercorrere quarant'anni di carriera di uno degli autori più amati del panorama nazionale, cantautore che ama spaziare dal rock alla più sofisticata musica d'autore. Enrico Ruggeri ha all'attivo oltre trenta album e quattro milioni di dischi venduti, ha vinto due volte il Festival di Sanremo, ma soprattutto ha firmato alcune fra le più belle pagine della canzone italiana, collaborando con interpreti come Fiorella Mannoia, Loredana Bertè e Anna Oxa.
"È protagonista a Capodistria uno dei nomi di maggiore spicco di Folkest 2023", dice a Radio Capodistria Roberto Colussi dell'Aias, l'associazione - legata alla comunità italiana - che cura la tappa in città dell'International folk music festival friulano. "Enrico Ruggeri l'abbiamo rincorso per tre anni, e ora finalmente siamo riusciti a portarlo a Capodistria, con nostro sommo piacere". Folkest a Capodistria da oltre tre decenni, una lunga stagione di concerti. Fatica a parte, quali sono state le soddisfazioni?, chiediamo a Colussi. "Le soddisfazioni sono state tante. La prima è sicuramente quella di aver portato a Capodistria qualcosa di nuovo: concerti di grandi nomi della musica internazionale e - lo sottolineo - italiana, accanto a nomi e gruppi cosiddetti piccoli, che non hanno visibilità. E che, proprio grazie al festival - è questo il suo grande pregio - hanno la possibilità di comparire su grandi palchi accanto a nomi importanti".
Nomi, appunto, come Enrico Ruggeri, in concerto stasera alle 21, a ingresso libero.