Un'opera che commuove, fa riflettere e ci invita a non dimenticare le atrocità del passato. È "Jojo Rabbit" di Taika Waititi, un film del 2019 ambientato nella Germania nazista che racconta la dittatura e l'antisemitismo dal punto di vista di un bambino: un tema importante che viene declinato nei toni della commedia e della satira. La pellicola ha ottenuto moltissimi riconoscimenti al momento dell'uscita, tra cui l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale. Il Consolato generale d'Italia a Capodistria l'ha scelta per onorare la Giornata della Memoria, organizzando una proiezione rivolta alle scuole italiane del territorio che in mattinata ha riempito la sala della Casa di cultura di Isola.
"Il Consolato generale - spiega il console Giovanni Coviello - organizza tradizionalmente un momento celebrativo per la Giornata della Memoria. Non solo perché ciò è dovuto, ma soprattutto per dare un monito alle nuove generazioni, affinché ciò che è accaduto in passato non si ripeta. Scegliamo, di solito, dei film che parlano ai ragazzi e vedono la tragedia dell'Olocausto e del nazifascismo attraverso i loro occhi. E "Jojo Rabbit" è significativo, perché racconta proprio la storia di un ragazzo che ha come mito Hitler e la Gioventù hitleriana: è vittima, quindi, della falsa propopaganda del regime, ma prende poi coscienza incontrando la ragazza ebrea nascosta nella soffitta, che la verità non è quella che si vuol far credere".
Scelta, quella operata del Consolato generale d'Italia, in collaborazione con l'Università popolare di Trieste e l'Istituto dell'educazione di Capodistria, che ha ottenuto il gradimento degli studenti, manifestato al termine della proiezione del film da applausi e fischi di approvazione. E c'era anche chi è uscito dalla sala con gli occhi lucidi. "A me personalmente il film è piaciuto molto", racconta Willermina, studentessa del Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria. "Mi ha commosso la storia del protagonista Jojo, che, inizialmente convinto sostenitore del partito nazista, capisce poco a poco che qualcosa non va". Un film che riesce a trasmettere un messaggio importante anche con il sorriso, aggiunge la giovane spettatrice, perché "ci sono anche dei momenti in cui si ride molto". Ricordare ciò che è stato è importante, conclude Willermina, "per non commettere gli stessi errori, affinché non si ripetano queste cose brutte".