Nel piazzale della Transalpina, lo spazio transfrontaliero un tempo diviso da una barriera e oggi simbolo dell'unione ritrovata fra le due città di Gorizia e di Nova Gorica, il countdown per GO!2025 è ufficialmente scattato l'8 febbraio di un anno fa. Mancano ora solo quaranta giorni all'inaugurazione degli appuntamenti legati alla prima Capitale europea della cultura "borderless". La data dell'8 febbraio è stata scelta con cura: in Slovenia è la Giornata della cultura, anniversario della morte (avvenuta nel 1849) del poeta romantico France Prešeren, autore di versi immortali che celebrano la vita e inneggiano all'amicizia tra le genti. E l'8 febbraio, per una straordinaria coincidenza della storia, nasceva (nel 1888) Giuseppe Ungaretti, che sul Carso aveva combattuto durante la prima guerra mondiale, trovando ispirazione per le sue poesie più famose. E quando tanti anni dopo tornò sulle sue trincee lasciò scritto: "Il Carso non è più un inferno, è il verde della speranza ...", riproponendo così il tema della fratellanza, anche verso il nemico, che ricorre nelle sue liriche.
Venendo all'inaugurazione della Capitale, la festa durerà dalla mattina alla sera, con tappe in vari luoghi di Nova Gorica e Gorizia, e la parte istituzionale ospitata nel pomeriggio nella rinnovata Piazza Transalpina, quella stessa che nel 2004 accolse i festeggiamenti per l'ingresso della Slovenia nell'Unione europea. Gli ospiti d'onore della cerimonia (lista ancora top secret, ma si parla, tra gli altri, del presidente Sergio Matterella) arriveranno in treno. Sarà solo il primo grande evento di un anno di iniziative: un migliaio gli appuntamenti programmati, tra mostre, concerti, spettacoli, festival, eventi sportivi e passeggiate culturali, capaci di richiamare un pubblico vasto, curioso di vivere l'esperienza di un territorio unico, e di progetti tutti all'insegna della collaborazione e del dialogo che vogliono promuovere un'identità comune come eredità per le generazioni future.
Fra i momenti importanti anche la marcia per l'Europa del primo maggio, la nota kermesse "Gusti di frontiera" a settembre estesa al versante sloveno, e infine la cerimonia di chiusura a inizio dicembre con l'accensione delle luminarie nelle due città gemelle contemporaneamente. Sembrerà strano, ma non era mai accaduto prima.