Ventun buste archivistiche, che racchiudono trent'anni di storia, dal 1974, l'anno dell'attivazione, a Capodistria, della facoltà di Pedagogia quale sede decentrata dell'Università di Lubiana, alla nascita dell'Università del Litorale, istituita con decreto governativo nel 2003.

L'iter che ha portato alla costituzione del terzo ateneo sloveno è stato lungo, il traguardo realizzato grazie a uno sforzo comune, all'impegno di tanti, non escluso il mondo economico, il sostegno costante delle amministrazioni locali, consapevoli dell'importanza della nuova realtà accademica come tappa fondamentale per la crescita culturale, economica e sociale del territorio. Momenti e passaggi ripercorsi stamane in occasione della consegna, da parte dell'Università del Litorale, del proprio archivio storico all'Archivio regionale, dove andrà a costituire un fondo specifico, il numero 1055.

Un'operazione che ha tra i suoi artefici principali la professoressa Lucija Čok, già rettrice dell'Università del Litorale nei suoi primi quattro anni di attività e una degli ideatori dell'ateneo, oltre a essere stata ministra slovena dell'Istruzione dal 2000 al 2002. Esce contestualmente un volume, "Scripta manent", con l'inventario della documentazione, e alcuni testi di corredo. La cura è della stessa Lucija Čok, oggi docente emerita dell'ateneo e attiva anche nell'ambito del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria. Che così ricorda il fervore che accompagnò il progetto-università: "Adesso li vedo come anni molto felici. Perché c'era davvero una sinergia, a partire dagli studiosi, le comunità, l'economia, gli enti politici, che ha creato la volontà di istituire l'università".

Ma si è radicata, nel territorio, in questi vent'anni, l'Università del Litorale ? "Si è radicata ma direi che si può fare molto di più. È come se il territorio non la sentisse abbastanza, non la prendesse abbastanza in considerazione. Lo sviluppo in ambiti internazionali è effettivamente uno dei compiti dell'università, che ha però tra le sue mansioni principali quella di creare prosperità e sviluppo nella regione in cui si colloca. E qui credo che ambedue le parti, Università e territorio, dovrebbero impegnarsi di più".