Ieri sera al Centro culturale Ivan Cankar di Lubiana è stata svolta per l'occasione la cerimonia di stato. Ai numerosi esponenti del mondo politico e culturale sloveno si è rivolto con un solenne discorso il presidente della camera di stato Dejan Židan.
L'oratore ha puntato nel suo discorso al fattore “lingua” nella riforma protestante sul territorio dell'attuale Slovenia come fattore determinante per lo sviluppo e l'affermazione dell'identità nazionale slovena. Primož Trubar è l'autore delle prime traduzioni in sloveno del Nuovo Testamento e dei Salmi, rendendo possibile l'avvicinamento alla fede anche alla gente semplice, adottando lo sloveno come lingua della chiesa. Sulla scia del movimento protestante e dei suoi protagonisti al libro e alla parola scritta, quali strumenti di diffusione della cultura e di emancipazione sociale, venne dato nel corso dei secoli un'importanza sempre maggiore. Anche oggi - ha rilevato Dejan Židan - l'unicità e la ricchezza culturale del popolo sloveno sono poste di fronte alle sfide dell'omologazione e dell'integrazione, ma la solidarietà nazionale e alla lingua slovena vanno oggi manifestate in maniera diversa rispetto al passato: mediante la cura per la cultura e la sua creatività, lo sviluppo della scienza e delle potenzialità intellettuali della collettività, con l’uso pubblico della lingua e il supporto alla parola scritta, con l'attenta applicazione delle nuove tecnologie, nonché con la valorizzazione della lingua slovena quale peculiarità fondamentale dell'identità del popolo sloveno. Ala parte celebrativa della serata è seguito un programma culturale ideato e curato nella regia da Jan Bilodjerič e animato sul palcoscenico dello Cankar da un affiatato gruppo di artisti su brani musicali di Klemen Bojanovič. Costumi di Slavka Pajk, coreografia di Neus Barcons Roca, Matevž Dobaj e Mojca Kasjak.
Miro Dellore